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Morta ma tenuta in casa per quattro giorni, giallo a Fuorigrotta

Morta ma tenuta in casa per quattro giorni, giallo a Fuorigrotta

NAPOLI. Riversa su una poltrona, con le gambe penzolanti sul pavimento e la puzza  di un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Questa la scena che si è presentata davanti agli occhi dei vicini, e fotografata da uno di loro, martedì sera nella casa  di Maria Rosaria Paini, trovata morta nella sua abitazione al secondo piano della scala B della palazzina di via Campegna 135, a  Fuorigrotta. La sua morte è un vero e proprio giallo con tanti interrogativi irrisolti  che stanno provando a sciogliere gli uomini del commissariato San Paolo intervenuti sul posto.  

IL GIALLO SULLA DATA DELLA MORTE. Il primo interrogativo riguarda il  momento della morte della donna che aveva compiuto 74 anni il 18 giugno. La denuncia del decesso è avvenuta solo martedì grazie ai vicini, ma per il medico legale  la signora Maria Rosaria era già morta da  almeno quattro giorni perché il corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione (sarà l’autopsia, già disposta dal pm,  a stabilire con certezza la data della morte).  Eppure il marito, Umberto Perna, di 75 anni, e la figlia Tiziana di 45 (che vive con gli  anziani genitori) hanno riferito agli inquirenti di non essersi accorti della morte della donna per tutto questo tempo. Ipotesi dif- ficile da credere in una casa in cui oltre al  bagno c’è solo una stanza da letto e un largo salone con cucina, dove è stata trovata  la donna morta.  

FAMIGLIA ISOLATA E IL MISTERO DELLA FOTO. Ma d’altronde in quella casa di cose strane ne accadevano. I vicini non vedevano la donna da molti anni: il  marito - dicono - usciva di casa e la chiudeva a chiave. La ricordavano come una donna molto robusta, mentre il suo cadavere era magrissimo. E ancora. Ad ogni tentativo di entrare in casa, da quello dei parenti a quello dei vicini fino al parroco, la famiglia rifiutava sempre aprire la porta. Lo  stesso martedì in cui è stato ritrovato il corpo della donna, sono stati visti da un vicino tornare a casa con un pacco di dolci appena acquistato. Gli inquirenti, comunque, spiegano di aver trovato i due in «apparente stato di buona salute mentale». Eppure sono tante le cose che non tornano. Uno dei  gialli riguarda proprio quelle fotografie scattate dai vicini, in possesso degli inquirenti e che il “Roma” ha potuto visionare in esclusiva. In questi scatti le gambe della donna sono fuori dalla poltrona e i piedi poggiano sul pavimento. Una scena diversa da quella che hanno trovato le forze dell’ordine al  momento dell’ingresso nella casa: le gambe della signora erano posizionate su una  sedia.  

LE DENUNCE IN CONTEMPORANEA. Non un dettaglio banale se accompagnato alle strane circostanze con cui è avvenuta la denuncia della morte. Il marito  della donna ha chiamato la polizia per denunciarne il decesso intorno alle 20 di martedì. Poco prima, alle 19.43 (fa fede l’orario in cui è stata scattata la foto) erano entrati in casa alcuni vicini. Da giorni sentivano uno strano odore provenire dalla casa. Un addetto delle pompe funebri, riferiscono inoltre i vicini, aveva chiesto qualche ora prima della famiglia Perna al portiere dello stabile, ma in quel momento padre e figlia non erano in casa. Tanti sospetti che avevano portato gli inquilini della palazzina ad avere il sospetto che la donna  fosse morta. Convinzione giusta. Tre inquilini del condominio si sono fatti corag- gio e sono andati a bussare alla porta della  famiglia. In quel momento il capofamiglia  era in camera da letto e forse riposava. Alla porta è venuta la figlia Tiziana che solo dopo molte insistenze ha deciso di accettare le pressanti richieste dei condomini che  volevano porgere l’ultimo saluto alla signora Maria Rosaria. Una delle tre persone che è entrata in casa ha fotografato la  macabra scena ed è subito andata a denunciare il fatto ai carabinieri di Bagnoli. Contemporaneamente, probabilmente allarmato dal fatto che i vicini avessero visto la  donna, il marito della signora ha deciso di  chiamare la polizia per denunciarne la morte. Solo grazie alle due denunce, avvenute praticamente in contemporanea, si è riusciti a far scoprire la vicenda e i poliziotti del  commissariato San Paolo di Fuorigrotta (allertati per questione di competenza territoriale dai carabinieri dopo la denuncia della vicina) sono giunti sul posto poco prima  dell’arrivo del 118 col medico a bordo. Ora sul caso indaga la Procura di Napoli. Il pm di turno ha disposto l’autopsia sul corpo  della donna per accertare con esattezza tempi e modalità del decesso. Al momento il fascicolo non ipotizza reati e non ci sono perciò persone indagate.

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