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La Procura: «Il boss Cimmino deve tornare in carcere»

La Procura: «Il boss Cimmino deve tornare in carcere»

Ricorso in Cassazione contro la scarcerazione del capoclan considerato il boss del Vomero

NAPOLI. La Procura di Napoli non ci ha pensato su due volte ed ha deciso di proporre ricorso per Cassazione contro il capoclan Luigi Cimmino, colui il quale è considerato il boss del Vomero. Una decisione arrivata dopo l’ordinanza del Riesame di Napoli che invece confermava l’ordinanza per i suoi affiliati. Restavano in carcere Pellegrino Festante, 41 anni, Raffaele Montalbano, 36 anni, Luigi Festa, 61enne, meglio noto come “Gigione ’e Vespa”. La Procura antimafia nel giorno dell’udienza, per evitare altre brutte sorprese (una settimana prima il boss Cimmino fu scarcerato) aveva depositato nuovi atti, ovvero intercettazioni telefoniche ed ambientali tra alcuni fedelissimi del boss e altri del clan Polverino i quali discutevano di una tangente che era stata inflitta e che invece non doveva essere chiesta. 

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