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«Sparò per imporre il “pizzo” ai pusher»

«Sparò per imporre il “pizzo” ai pusher»

NAPOLI. Sul ruolo di Antonio Iodice e Pietro Perez, referenti nella zona di San Gaetano per i Mazzarella, ha parlato il neo pentito Gennaro Buonocore, ex affiliato allo stesso clan. Passato tra le file dei collaboratori di giustizia a novembre dell’anno scorso, proprio perché è fuoriuscito da poco tempo dall’organizzazione ha dato un contribuito notevole agli inquirenti. Infatti le sue dichiarazioni sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei responsabili dell’estorsione ai titolari, marito e moglie, della pizzeria “Pizza e pummarol” mentre in passato aveva già delineato il profilo di Ciro Contini (come scriviamo a parte). Gennaro Buonocore ha parlato di Pietro Perez e Antonio Iodice “’o chiuove”, ras e vice ras del gruppo di San Gaetano legato ai Mazzarella e ai Buonerba, a proposito di una sparatoria che ci fu in vico Giganti, zona in cui i Sibillo sono sempre stati molto presenti. Com’è noto, i Buonerba e i Sibillo hanno dato vita a una tremenda faida culminata con l’omicidio di Emanuele Sibillo. 
LE DICHIARAZIONI. Ecco cosa ha messo a verbale il 12 febbraio 2019 Gennaro Buonocore, rispondendo a una domanda dei pm della Direzione distrettuale antimafia. «Nel corso di una conversazione con mia moglie ho saputo di una sparatoria in vico Giganti, civico 12 o 20, verso il palazzo in cui abita mia suocera. Mia moglie mi ha comunicato la circostanza, in quanto spaventata circa la possibilità che quegli spari potessero essere collegati alla mia scelta di collaborare con la giustizia. Debbo precisare che nel corso dei nostri colloqui noi non parliamo di quanto avviene al di fuori dal carcere, rispetto a vicende delittuose di qualsiasi genere. Né tantomeno la informo dei miei colloqui con la magistratura». «Successivamente -  ha continuato Gennaro Buonocore - ho appreso che a sparare era stato tale Iodice, soggetto che so essere vicino ai Perez, da sempre legati ai Mazzarella. Mi spiego meglio: questo Iodice fu tratto in arresto anni fa per aver puntato una pistola all’indirizzo di appartenenti alle forze dell’ordine. Michele Iafulli mi disse che è legato a Pierpaolo Perez fin dall’adolescenza. Quest’ultimo è stato referente per conto dei Mazzarella, per la zona di San Gaetano e parte di Forcella, negli anni 2006-2008». Tornando ad Antonio Iodice, Gennaro Buonocore ha aggiunto altro. «Quando ho saputo che era stato lui l’autore degli spari a vico Giganti, ho pensato che in realtà fossero indirizzati ai gestori di una piazza di spaccio di droga, ubicata all’interno del palazzo in cui abita mia suocera. Immagino che Iodice abbia sparato per imporre il “pizzo” alla piazza di spaccio per conto dei Mazzarella». Va sottolineato che, come sempre, le persone citate nei racconti dei pentiti devono essere ritenute estranee ai fatti narrati fino a prova contraria. 

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