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Giallo di Fuorigrotta, inviati gli assistenti sociali

Giallo di Fuorigrotta, inviati gli assistenti sociali

NAPOLI. Il magistrato che sta seguendo il caso di Maria Roaria Paini, trovata morta in casa dopo quattro giorni durante i quali il marito e la figlia, Umberto Perna e Tiziana, avrebbero convissuto con la salma che stava viavia decomponendosi, ha allertato i servizi sociali. Saranno dunque loro a decidere se e quando intervenire. Al momento si aspetta l’esame autoptico sul corpo della 74enne così che possa essere fugato il più piccolo dubbio sulle cause della mrote della’anziana signora. Al parco Cafaro, agglomerato residenziale in via Campegna a Fuorigrotta non si parla di altro. D’altronde sarebbe davvero difficile distogliere l’attenzione da parte dei vicini.  Ha creato grande agitazione la morte della 74enne Maria Rosaria Paini, il cui cadavere è stato trovato in casa martedì sera: secondo il medico legale deceduta da almeno quattro giorni. La signora, confermano tutti nel parco, viveva con il marito Umberto Perna di un anno più grande e la figlia Tiziana di 45. I due, che adesso aranno anche ascoltati dai servizi sociali, a detta dei vicini di casa hanno comunque mantenuto un atteggiamento molto tranquillo. Il signor Umberto è uscito di casa almeno due volte, e conduce la sua vita dopo la morte della moglie in maniera identica a prima. «Erano una famiglia molto riservata», dicono tutti. Eppure nessuno osa riferire il proprio nome ai giornalisti, quasi tutti hanno pochissima voglia di parlare. Chi lo fa, dice ogni parola a bassissima voce. E, nonostante la paura che la fa da padrona nel parco, qualche dettaglio sulla famiglia Perna viene bisbigliato: nessuno vedeva da molto tempo Maria Rosaria, che viveva lì da tantissimi anni e che tutti la ricordavano come una donna particolarmente robusta. Il suo corpo dopo la morte, invece, appare scheletrico. Sulle circostanze della sua morte dirà di più l’autopsia, ma per ora nel fascicolo in Procura non ci sono ipotesi di reato e per questo nessun indagato. Agli inquirenti papà e figlia hanno raccontato di non essersi accorti della morte della donna. Circostanza poco credibile in una casa che conta bagno, camera da letto e un grosso salone con cucina. È uno dei tanti dubbi irrisolti del giallo su cui sta lavorando la polizia. Tra questi anche la denuncia, fatta dal signor Umberto, soltanto a mote della moglie risaputa. Di fatto il marito della signora Maria Rosaria ha denunciato la morte della moglie alla Polizia contemporaneamente ad una vicina che aveva notato il corpo della signora, senza vita, adagiato su una poltrona, con i piedi penzoloniÈ il  commissariato San Paolo che continua ad indagare, mentre in via Campegna regna la paura. 

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