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05 Agosto 2019 - 21:27
MILANO. Il diciottenne Matteo Ferrari non ce l’ha fatta, è morto all’ospedale di Bergamo a distanza di ventiquattr’ore dal decesso dell’amico Luca Carissimi: entrambi erano stati speronati sullo scooter nella notte tra sabato e domenica ad Azzano San Paolo. Il 33enne che li ha investiti dopo una lite in discoteca, dovrà ora rispondere di duplice omicidio volontario. Ferrari, a differenza dell'amico morto sul colpo, era stato ricoverato in condizioni gravissime e, si apprende, la lesione riportata a livello cerebrale non gli ha dato scampo.
La ricostruzione dell'accaduto non è totalmente chiara, ma da quanto trapela la lite sarebbe iniziata in una discoteca ad Orio al Serio, forse per alcuni apprezzamenti rivolti alla ragazza del 33enne, quindi sarebbe proseguita in strada fino all’inseguimento. Le immagini delle telecamere in zona avrebbero mostrato la Mini affiancare la Vespa 125, una mossa che la procura legge come volontarietà del gesto. Il 33enne, che si è costituito poco dopo, per ora resta in carcere.
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