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Monte Faito, boom di turisti ma senza controlli. Ferragosto ad alto rischio per i boschi

Monte Faito, boom di turisti ma senza controlli. Ferragosto ad alto rischio per i boschi

Cestini pieni di rifiuti, strade dissestate, sosta selvaggia delle auto... la montagna simbolo del Parco dei Monti Lattari si presenta così, ma nessuno interviene

VICO EQUENSE. È l’ennesima protesta documentata della cattiva gestione del monte Faito, in questi giorni preso d’assalto dai turisti, ma scarsamente controllato e quindi soggetto a vandalismo dei boschi, all’abbandono dei rifiuti, oltre che all’assoluta assenza di manutenzione che ne fa un luogo attraente ma totalmente abbandonato. È un appassionato cittadino abitante del monte Faito a protestare, il signor Pino De Vivo che sta ingaggiando una vera e propria battaglia in difesa dell’ambiente naturale della montagna simbolo del Parco dei Monti Lattari. «Faito  - denuncia da suo profilo Facebook - va avanti senza luce, con strade da Kabul, sentieri pericolosi, assenza di controllo, ognuno parcheggia come vuole bloccando autobus e navetta, butta immondizia sopra ad altra». Spaventa quindi immaginare cosa succederà nei prossimi giorni del Ferragosto, quando molte migliaia di persone saliranno al monte Faito per il tradizionale picnic, con a seguito barbecue, buste, piatti, lattine, bottiglie e posate di plastica. La montagna andrebbe rispettata e al monte Faito occorrerebbero squadre di “guardie ambientali” anche a sorvegliare che nessuno attenti alla natura ed eviti di farsi male in giornate tanto caotiche.

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