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23 Ottobre 2015 - 16:26
Migliaia di euro, computer e gioielli in oro in cambio di aiuti nell'aggiudicazione degli appalti, perquisizioni nelle abitazioni del primo cittadino e del predecessore
SAN GIORGIO A CREMANO. Sei persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari eseguita dagli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano. Tra i destinatari anche funzionari del Comune di San Giorgio a Cremano. Tra i reati ipotizzati corruzione e turbativa d'asta. L'ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea. Coinvolti nelle indagini anche il sindaco e l'ex sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno (nella foto) e Domenico Giorgiano, a carico dei quali sono state eseguite perquisizioni. Un "vero e proprio sistema" operativo all'interno del settore Infrastrutture del Comune di San Giorgio a Cremano, "funzionale al controllo delle procedure di affidamento dei lavori pubblici". È quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli. Sei i destinatari: il dirigente del settore Lavori pubblici e tre funzionari del Comune di San Giorgio (Carmine Intoccia, Raffaele Peluso, Leone Di Marco, Brigida De Somma) l'imprenditore Luigi D'Alessandro, amministratore unico della D'Alessandro Costruzioni srl, e Giuseppe Catauro, direttore tecnico e responsabile tecnico della società. Agli indagati vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, oltre a specifici episodi di turbativa d'asta e corruzione. Le indagini sono nate dalle dichiarazioni di una persona estranea agli addebiti ma, spiega il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino, «perfettamente a conoscenza dei meccanismi illeciti nel settore dei lavori pubblici presso il Comune di San Giorgio a Cremano«. La struttura organizzativa dell'associazione «è rappresentata - aggiunge - da medesimo apparato amministrativo comunale del Settore infrastrutture e Lavori pubblici, alla cui articolazione interna la stessa si è sovrapposta con un modus operandi sostanzialmente omogeneo e protrattosi per un considerevole periodo di tempo».
Si dice fiducioso il sindaco Zinno che subito ha commentato la vicenda. «Mi è stato consegnato un avviso di garanzia ed affermo, nella maniera più forte e decisa, di essere completamente estraneo alle vicende contestate. In questo momento sono, come tutti i giorni, al lavoro nel mio ufficio al Comune per lavorare nell’esclusivo interesse della città. Esprimo, nella massima serenità, piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che stanno svolgendo questa indagine ed attendo di essere messo da loro a conoscenza di ulteriori e più chiari elementi prima di dare un giudizio su quanto sta avvenendo in queste ore. Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento: il Comune che mi onoro di guidare è una casa di vetro e l’assoluta trasparenza è il cardine della mia azione amministrativa»
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