Cerca

Summit tra i vicoli, è allarme tra i babyras

Summit tra i vicoli, è allarme tra i babyras

NAPOLI. È da metà luglio, giorno più giorno meno, che i giovani del rione Sanità legati ai Sequino e ai Savarese frequentano gli esponenti del gruppo Mazzarella-Buonerba attivo nella zona dei Tribunali. Un’alleanza nuova, inaspettata per certi versi, piombata in piena estate su un ambiente già incandescente e che solo per caso non ha provocato morti o feriti. Ci sono state diverse “stese” e un agguato fallito, poi alcuni arresti e il generale agosto hanno allontanato il rischio di faida. Ma l’allarme resta alto tra le forze dell’ordine. A segnalare agli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia le inedite frequentazioni di camorra sono stati i carabinieri della compagnia Napoli Centro con un’informativa datata 24 luglio. Ecco dunque alcuni passaggi della relazione con cui i militari dell’Arma cristallizzano le nuove alleanze, partendo dalle “stese” e dall’agguato fallito in corso Garibaldi ai danni proprio di Antonio Iodice detto “’o chiuov”. “Questi eventi si inseriscono in una preoccupante escalation criminale che nell’ultima settimana sta interessando la zona della Sanità, area contesa tra i clan avversari Mauro e Sequino. Gli elementi informativi acquisiti in merito tendono a confermare l’ipotesi di questa pg (polizia giudiziaria, ndr) di un’alleanza del gruppo capeggiato da Iodice e Perez, da sempre affiliato al clan Mazzarella, con il gruppo dei Sequino per riconfermare la loro influenza nel rione sanità. A conferma di quanto affermato ci sono alcuni recenti controlli sul territorio in cui Pietro Perez era insieme a Salvatore La Salvia, Antonio Attrattiva e Nicola Sequino (il primo e il terzo legati ai Sequino, il secondo a Salvatore Savarese)”. Anche Antonio Iodice, continua l’informativa dei carabinieri, “veniva sottoposto a controlli di polizia unitamente a Salvatore La Salvia, Gennaro De Marino e Nicola Sequino. Proprio a causa della guerra in atto Antonio Iodice, Pietro Perez, Ciro D’Aniello e Marco De Martino, esponenti di spicco del loro gruppo criminale, risultano praticamente irreperibili, verosimilmente a causa della consapevolezza di essere possibili obiettivi di agguati di camorra. E’ inoltre assolutamente verosimile ritenere che gli stessi, anche in base a quanto affermato da Iodice e da Capuano nel corso del controllo del 23 luglio 2019, per evitare possibili agguati si allontanino dalle proprie abitazioni per eludere le verosimili azioni di fuoco del gruppo avverso. L’escalation di fuoco degli ultimi giorni inoltre fa ritenere assolutamente verosimile un loro tentativo di rendersi irreperibili, sia per evitare le azioni nemiche sia per poter proseguire, indisturbati, nella guerra avviata al fianco del clan Sequino”. In sostanza l’arresto di Perez, Iodice e De Martino avvenuto poche settimane fa per l’estorsione e i danneggiamenti di stampo mafioso ai danni di “Pizza e pummarol” ha bloccato una pericolosa escalation di violenza e criminalità, ma il gruppo del rione San Gaetano non è stato azzerato e in ogni caso i Sequino-Savarese e i Mauro potrebbero farsi la guerra anche senza i rinforzi da Forcella e Tribunali. Motivo per il quale al massimo a settembre gli investigatori si attendono nuove fibrillazioni tra i nuovi e vecchi gruppi di malavita attivi nel centro antico di Napoli.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori