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27 Agosto 2019 - 14:50
NAPOLI. Prima la partenza per Capri con quasi mezz'ora di ritardo per attendere «una misteriosa auto di grossa cilindrata», poi il dietrofront verso il porto di Napoli quando era già in alto mare perché i due passeggeri giunti in ritardo si sono accorti di aver preso il traghetto sbagliato. È quanto avvenuto ieri sera secondo quanto denunciato da Federalberghi Capri, che parla di fatto «scandaloso». Federalberghi Capri riporta le testimonianze dei passeggeri a bordo del traghetto Caremar in partenza da Napoli alle 19.10 e diretto a Capri: 1Il traghetto - si legge - è partito dopo aver atteso una misteriosa auto di grossa cilindrata che si è presentata a Calata di Massa con quasi mezz'ora di ritardo. Questi passeggeri dell'ultima ora, a un certo punto, hanno realizzato di essere diretti verso l'isola sbagliata e hanno chiesto, o preteso, di essere riportati a Napoliper provare a prendere un traghetto per Ischia. E il comandante e la Compagnia hanno acconsentito, nonostante le proteste dei passeggeri. Tanto basta, e avanza, per far sorgere qualche dubbio».
Il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo, incalza: «Siamo all'assurdo, qua ormai si danno i numeri. Non si è mai vista una cosa del genere. Quanto accaduto è la conferma che per le Compagnie di navigazione i cittadini isolani sono soggetti di serie B. Capresi che solo a sera tornano da lavoro e turisti che rientrano dalle escursioni costretti a ritardare il ritorno a casa o in hotel per porre rimedio all'errore di qualcuno che doveva stare da un'altra parte. Cose da pazzi. Non potevano arrivare a Capri e poi imbarcarsi sulla corsa successiva per tornare a Napoli? Troppo faticoso o, forse, troppo tempo perso, meglio farlo perdere ai capresi e ai turisti. Ma questi passeggeri particolari - chiede Gargiulo - chi erano? Dalle testimonianze raccolte fra i passeggeri, emerge che i due occupanti l'auto che si è imbarcata per sbaglio a Napoli non sono mai scesi dal veicolo, rimanendo quindi nel garage. Allora spiegateci perché gli ammalati allettati di Capri e Anacapri sono costretti a scendere dalle ambulanze in occasione dei trasferimenti per volere della stessa Caremar, mentre a questi signori è stato concesso di rimanere in auto, secondo le testimonianze, e anche di rientrare a Napoli».
Gargiulo ribadisce la domanda rivolta alla compagnia di navigazione Caremar: «Chi saranno mai questi signori presunti padreterni arrivati da Roma di gran corsa, addirittura attesi e che invece di imbarcarsi per Ischia alle 7.25, hanno infilato la passerella del traghetto che doveva partire alle 7.10 per Capri? A bordo passerella è stato controllato il loro biglietto? Cosa era riportato sopra? L'isola di Capri di fronte a questo atteggiamento è indignata e scocciata - conclude Gargiulo - scherzano con la nostra salute e poi scopriamo macchine con le persone dentro. Occorre che la Caremar si dia un regolamento chiaro».
Sul caso intervengono anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. «Troviamo assurda la disinvoltura con cui si è commesso un errore del genere. È inaccettabile che il comandante non controlli con attenzione minuziosa le destinazioni impresse sui biglietti. La disattenzione dei due passeggeri ha contribuito senz’altro a causare il problema ma è cura del personale far sì che l’utenza si imbarchi sui mezzi giusti» spiegano. «Il comportamento del comandante, inoltre, ha causato un grave danno a tutti i passeggeri che sono stati costretti ad arrivare a Capri con un ritardo consistente. Non possiamo che chiedere una maggiore attenzione in futuro da parte del personale di bordo al momento dell’imbarco» concludono Borrelli e Simioli.
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