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03 Settembre 2019 - 07:00
Ore di caos e assalto dei parcheggiatori abusivi
NAPOLI. Sono arrivati pieni di speranza, hanno attraversato una serie di disagi che non pensavano assolutamente di poter avere. Sono i candidati al Concorso delle Regione Campania. Problema viabilità. Fin dalle prime ora del mattino sono state molte le persone che, accompagnando i propri parenti, hanno lamentato disagi relativi al traffico e ai posti riservati al parcheggio: «I posti all’interno della Mostra d’Oltremare già sono finiti alle 7,30. Io ho accompagnato mia figlia, ma non so dove parcheggiare» dichiara Vincenzo che arriva dalla provincia di Caserta. Quella offerta dal maxiconcorsoi è stata un’occasione ghiotta per i parcheggiatori abusivi situati nella zona di viale Kennedy, inizialmente meno controllata dalla Polizia Municipale e dalla Polizia, impegnata nei lavori di supervisione della zona dell’ingresso situato a piazzale Tecchio. Quando poi gli agenti della municipale hanno intensificato i controlli anche in altre zone del quartiere i guadamacchine si sono dileguati, lasciando così macchine parcheggiate anche sui marciapiedi e in luoghi non opportuni alla sosta, ma soprattutto in balia della Municipale che ha contravvenzionato tutti. Ma il disagio più grande è stato creato dall’eccessivo ritardo di circa quattro ore dell’inizio del test. Il motivo? Un blocco dei terminali ed un eventuale rottura della stampante che doveva fotocopiare migliaia di fogli per i candidati. Una problematica che ha fatto rinunciare a centinaia di candidati la prova. Naturale, è stato anche il ritardo per chi aveva il test alle ore 15, slittato a qualche ora più tardi. «Pensavamo che per le 12 finissero, invece hanno appena incominciato» spiega un gruppo di persone in attesa all’uscita in viale Kennedy. I padiglioni “incriminati” sarebbero il 5 e il 6 secondo quello che hanno raccontato i candidati uscendo, sta di fatto che tutti i candidati, che dovevano incominciare la prova contemporaneamente in tutti i padiglioni quindi, hanno dovuto aspettare la risoluzione del problema per uno e reazione a catena per tutti. C’è stato un intervento anche della polizia per calmare le acque, con conseguenti malumore da parte di una donna, probabilmente una madre che ha assistito all’accaduto da fuori. «Se questo è l’inizio non ripongo molte speranze in quello che potrà accadere - ha raccontato Anna lasciando la sede delle preselezioni -L’attesa è stata estenuante. Ci si fa prendere dall'ansia e questo influisce sulla concentrazione. Noi eravamo lì ad aspettare questo benedetto test e, intanto, arrivavano voci disparate sul caos che si stava verificando all’interno». Una piccola speranza nel concorso che dovrebbe creare posti di lavoro per un migliaio di persone la ripone ancora Simona: «Vorrei fare l’assistente sociale, ho studiato al liceo socio-psico-pedagico, mi piacerebbe lavorare nei servizi sociali di un Comune. Ho partecipato al concorso con questo obiettivo. Certo - dice Simona -, quando ho letto che in 300mila hanno fatto domanda per poco più di duemila posti mi sono spaventata. Sono davvero tanti. Ma vediamo, la prima prova è andata. Almeno ora sono a posto con la mia coscienza e, intanto, continuo ad arrangiarmi con dei lavoretti. A Napoli alla fine ci si arrangia sempre».
Mattia Ronsisvalle
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