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Dal cantiere il 4° invio di componenti per il ponte sul Polcevera... ma poi?

Dal cantiere il 4° invio di componenti per il ponte sul Polcevera... ma poi?

Fincantieri per ora tace sul futuro dello stabilimento stabiese che attende il Governo

CASTELLAMMARE DI STABIA. Il nuovo ponte sul Polcevera, a Genova, sarà elevato - di pezzo in pezzo - anche “sulle braccia” delle maestranze della Fincantieri di Castellammare di Stabia. Ieri è stata effettuata la quarta consegna di “pezzi di lamiera” lavorata nello storico stabilimento navale fondato dai Borbone. Sono degli elementi curvi, quattro giganteschi “conci” che servono per ricostruire il viadotto che sostituirà il ponte Morandi crollato il 14 agosto dello scorso anno. Quei pezzi hanno viaggiato circa due giorni in mare, attraversando il mar Tirreno, adagiati su una chiatta che, trainata dai rimorchiatori, ha lentamente preso il largo per approdare nel porto di Genova durante la notte. Un trasporto eccezionale di impalcato al lato di Levante del cantiere per il nuovo viadotto sul Polcevera. Quattro i mezzi di trasporto per i quattro imponenti conci di acciaio, il più grande dei quali lungo 15 metri e largo 10, sono stati accompagnati da quattro veicoli di scorta tecnica. Per garantire la massima sicurezza alla cittadinanza,considerate le dimensioni del trasporto eccezionale è stato effettuato durante le ore notturne. «Come al solito, dinanzi alle difficoltà della Nazione, il nostro cantiere di Castellammare di Stabia si rende pronto e disponibile per offrire il supporto degli operai e di tutte le maestranze - ha commentato Vincenzo Vicedomini, segretario della Fim in Fincantieri a Castellammare di Stabia - Il nostro cantiere ha rispettato i tempi di realizzazione, nonostante fossero strettissimi. E nonostante si trattasse di un prototipo, perché è la prima volta che Fincantieri si cimenta in un progetto simile». Le maestranze hanno rispettato le date e i costi convenuti, pur lavorando in una struttura che viene accusata di essere obsoleta e nonostante le vituperate “difficoltà del territorio”. «Fincantieri di Castellammare di Stabia consegnerà altri componenti del nuovo Ponte di Polcevera, fino a 11 invii - spiega Vicedomini - Settecento metri di quel viadotto, che sarà lungo 1 km, quindi quasi interamente, sarà costruito a Castellammare di Stabia». Ma, nel contempo, va rilevato che, dopo la costruzione della nave Trieste, gioiello della Difesa per il Paese, del progetto di innovazione del cantiere navale di Castellammare di Stabia non si è più parlato. «Dalla Fincantieri al nostro stabilimento sono stati assegnati altri due tronconi di navi da crociera che, per le dimensioni del nostro bacino, non possono essere costruite per intero - spiega il rappresentante della Fim - Siamo stati messi da parte e non si parla più di noi né della nostra mission. La Fincantieri ha acquisito altre importanti commesse e sta investendo su Ancona e su Muggiano. Su Castellammare, invece, è calato il totale silenzio». Era stato annunciato l’invio di 35 milioni di euro - prima tranche di un investimento del Governo che, per impegno dell’ex vicepremier ed ex ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio - sarebbero dovuti arrivare a 70 milioni di euro. Poi la crisi e la caduta del Governo e il nuovo Esecutivo Conte hanno deviato le attenzioni sulle vicende politiche, disattendendo le questioni economiche, vitali, del territorio. Quando il leader del Movimento 5 stelle, Di Maio, annunciò l’investimento per il potenziamento del cantiere navale di Castellammare di Stabia, il presidente della Regione Campania, Enzo De Luca, che in quel momento rappresentava un partito dell’opposizione, sogghignò commentando che si trattava solo di “chiacchiere”. Ora, riflettono i cittadini, il governo giallo-rosso pone i due esponenti di partito in un’unica visione politica, che dovrebbe vederli solidali nel portare avanti il progetto di sviluppo del cantiere di Castellammare di Stabia. Senza più rinvii. 

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