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Faida di camorra Ercolano-Torre del Greco: 10 nuovi fascicoli La Dda fa luce sui cold case dei clan

Faida di camorra Ercolano-Torre del Greco: 10 nuovi fascicoli La Dda fa luce sui cold case dei clan

Negli ultimi anni è stata fatta luce su 50 dei 60 omicidi di camorra sul Miglio d’Oro

 ERCOLANO-TORRE DEL GRECO. Negli archivi della Direzione distrettuale Antimafia ci sono dieci fascicoli su dieci omicidi legati alla mattanza che ha seminato morte e terrore nel cuore del Miglio d’Oro. Dieci faldoni riaperti, in questi mesi, dagli uomini della Dda per dare un nome e un volto a mandanti e sicari di quella guerra infinita. Negli ultimi otto anni, grazie a decine di inchieste, l’Antimafia ha fatto luce su quasi 50 dei 60 delitti legati alle faide di camorra consumate sull’asse Ercolano-Torre del Greco. Nella lista degli omicidi irrisolti vengono snocciolati nomi importanti. Come Delfino Del Prete, storico boss degli anni Ottanta che venne ucciso a Ercolano nel 1990 e all’epoca ritenuto a capo del clan Esposito-Del Prete. Ma anche Antonio Esposito, cutoliano di ferro e altro ras dell’organizzazione ucciso in quel periodo e Tommaso Iengo, pezzo da novanta della camorra che venne ferito a morte in un agguato nel 1997. Delitti che segnarono la sconfitta dei cutoliani e l’ascesa degli Ascione-Papale sul monopolio degli affari illeciti tra Ercolano e Torre del Greco. Nell’elenco dei casi irrisolti c’è anche l’omicidio di Antonio Buonajuto, ex sindaco di Ercolano che venne ucciso nel 1990 a Torre del Greco, mentre usciva di casa. Un agguato di chiaro stampo camorristico - secondo gli inquirenti - che per l’allora ministro dell’Interno Nicola Mancino era «collegato alle vicende relative all’appalto per l’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti». Settore che, per l’ex ministro, era in mano alla camorra. Tornando agli anni recenti, invece, tra i cold case c’è pure il duplice omicidio di Adriano Cirillo e Pasquale Pecoraro, uccisi a Torre del Greco nel 2006. Delitto sul quale - secondo alcune inchieste di questi anni - ci sarebbe la firma del clan Papale. Una lunghissima scia di sangue che la Dda oggi prova a seguire. Scavando nel passato per dare un senso al presente, forse anche al futuro. In quei dieci fascicoli che puzzano camorra potrebbero esserci le risposte ai mille misteri della faida. Potrebbero esserci le verità su quella terribile stagione che ha sfregiato a vita il volto di questa terra. 

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