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Piano rifiuti, raccolta a rilento: primi problemi per i siti di stoccaggio

Piano rifiuti, raccolta a rilento: primi problemi per i siti di stoccaggio

NAPOLI. Criticità nella raccolta dei rifiuti? Per l’ad di Asia un ritardo fisiologico: «C’è stato qualche ritardo per l’entrata in funzione dei siti di stoccaggio che hanno avuto ripercussioni con qualche ritardo sicuramente sulla raccolta nel week end, per questo abbiamo iniziato a utilizzare il nostro sito di stoccaggio per assorbire le difficoltà che abbiamo avuto. Adesso che il piano andrà a regime contiamo di tornare alla piena normalità» Francesco Iacotucci, amministratore unico di Asia, l’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta di rifiuti nella città di Napoli, non ha alcun dubbio e commentando le prime difficoltà cui è andato incontro l’intero comparto e ciclo dei rifiuti con la chiusura totale delle tre linee del termovalorizzatore di Acerra, che starà fermo per un mese per manutenzione ordinaria, ha detto che si tratta di imprecisioni :«Stiamo continuando - ha spiegato Iacotucci - a fare la raccolta e andiamo avanti con il nostro percorso. Da oggi sono partiti i primi camion che vanno a Casalduni e contiamo che questo vada avanti. C’è stato qualche piccolo ritardo nei primi giorni ma con l'apertura delle due piazzole il piano è in pieno svolgimento». Il sito di Casalduni, in provincia di Benevento è tra i siti di stoccaggio provvisorio indviduati dagli enti locali per conservare il rifiuto indifferenziato nel periodo di stop di Acerra, si attende ora lo sblocco del sito di Caivano, nei pressi dello stir, che non è ancora in funzione. «I siti - ha spiegato Iacotucci commentando i ritardi su Caivano - sono tutti importanti in questo momento, il piano funziona se tutto funziona, quindi sono importanti i siti stoccaggio, sono ancora più importanti le evacuazioni via mare e via camion che si stanno effettuando. Tutto funziona se ognuno fa la propria parte, ogni pezzettino si deve incasellare e deve andare bene. C’è una task force che lavora su questo e intanto noi continuiamo a fare il nostro mestiere che è di raccogliere e conferire agli impianti, soprattutto sulla parte indifferenziata». Per il periodo di fermo del termovalorizzatore, Iacotucci ha lanciato un appello ai cittadini: «Ad avere attenzione massima - ha detto - alla raccolta differenziata, sia per la parte secca e soprattutto sulla qualità dell’organico. Auspico anche un utilizzo sempre maggiore delle isole ecologiche che sono il luogo dove depositare gli ingombranti secondo un calendario fittissimo che è possibile trovare sul sito di Asia». Insomma l’invito ai napoletani è quello di non “usare” il servizio Asia al ritiro degli ingombranti ma, nel caso fosse possibile, di conferire direttamente alle isole. E poi c’è lo scoglio della differenziata. I napoletani sono fra i peggiori differenziatori in Italia. Il nostro umido è talmente “inquinato” che difficilmente lo vogliono. Stessa cosa per vetro e plastica. Troppi resdui in quelli che dovrebbero essere, invece, rifiuti che producono economia e riciclo. Proprio in contemporanea al blocco del termovalorizzatore di Acerra, a Napoli, si sta provvedendo ad un controllo molto più attento e capillare per quanto riguarda il conferimento nel porta a porta. Le segnalazioni che gli addetti di Asia stanno facendo in questi giorni sono preludio a salatissime multe fino a 2.500 euro. La speranza è che si riduca la raccolta “non buona” così da poter utilizzare i rifiuti. Per quanto riguarda Caivano Nino Navas, vicepresidente Asi Caivano ha ribadito che dal 2003 ci sono 400 mila tonnellate di rifiuti non rimossi.«Possiamo accettare l'entrata di ecoballe solamente se vengono rispettate tutte le prescrizioni».  

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