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10 Settembre 2019 - 08:00
NAPOLI. Ci sarebbe un fidanzamento non gradito o comunque contrastato dietro il grave ferimento, sabato sera a Cavalleggeri d’Aosta, del 23enne Umberto Magrelli. Il cognato Salvatore Carandente, arrestato dalla polizia a tempo di record, si opponeva alla relazione sentimentale tra la sorella e il giovane ancora in gravi condizioni nell’ospedale San Paolo. Così, dopo le ultime liti telefoniche che hanno coinvolto anche altri familiari, è scattato l’agguato all’incrocio tra via Campegna e via Cattolica. Con l’autore della sparatoria c’era un amico, inizialmente sfuggito alla cattura e poi fermato dai poliziotti della squadra mobile della questura con i colleghi del commissariato San Paolo. Anch’egli abita nell’area flegrea e la sua posizione è al vaglio della procura e del gip, anche se il caso appare chiuso. il raid. Sabato il raid è scattato poco prima delle venti. Salvatore Carandente e l’amico sono piombati nel bar di proprietà del padre della vittima, dopo aver parcheggiato uno scooter nelle vicinanze, e senza alcuna esitazione il 19enne ha fatto fuoco utilizzando il piccolo fucile mitragliatore che aveva portato con sé. In pochi istanti si è scatenato il panico davanti al locale che si trova all’incrocio tra via Campegna e via Cattolica. Nel fuggi fuggi generale il cognato ha infatti preso la mira e ha esploso due colpi contro Magrelli: entrambi sono andati a segno ferendo il 23enne a un gluteo e a un fianco. Un terzo proiettile si è invece conficcato su un’auto in sosta: in totale sono stati sette i bossoli recuperati dai tecnici della Scientifica della questura. Raggiunto l’obiettivo, i due sicari si sono quindi lanciati in una precipitosa fuga. Il tentativo di far perdere le proprie tracce si è però rivelato a dir poco fallimentare. Raggiunta piazza Meghelli, dunque a poche decine di metri dal luogo dell’agguato, il conducente ha infatti perso il controllo dello scooter, cadendo rovinosamente al suolo. Ed è proprio durante la scivolata che Carandente, perdendo l’impugnatura sull’arma, ha finito per premere ancora una volta il grilletto ferendosi, per fortuna in maniera non grave. Magrelli è stato colpito a un fianco e a una natica ed è andato da solo all’ospedale San Paolo dove in serata è stato operato per l’estrazione
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