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Litigio per una spinta involontaria in discoteca: 20enne accoltellato

Litigio per una spinta involontaria in discoteca: 20enne accoltellato

Visionati i filmati delle telecamere del locale, individuato il gruppo di aggressori

NAPOLI. Avrebbe spintonato, a causa della folla sulla pista da ballo, una ragazza che poi è andata a lamentarsi dal fidanzato. La giovane donna ha così dato il via involontariamente a una violenta aggressione ai danni di un 20enne di San Giovanni a Teduccio: Davide Serpe, che aveva perso per un attimo l’equilibrio, forse perché spinto a sua volta nel locale “Club Partenopeo” a Coroglio, ancora una volta al centro di una vicenda di cronaca pur non avendo i titolari alcuna possibilità di prevenire episodi del genere. Fatto sta che il giovane è ora ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale San Paolo per la coltellata all’addome inferta da un componente del gruppo di assalitori. Erano le 4 e 30 (tra sabato e domenica) ed è stato operato già in nottata. Per i sanitari non è in pericolo di vita. le indagini. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia Bagnoli, che stanno esaminando le immagini dell’accoltellamento attraverso le immagini delle telecamere interne. La scena si vede nitidamente, ma proprio perché nonostante l’ora c’era ancora molta gente che ballava nei video compare solo la mano dell’autore del ferimento in mezzo agli amici. Per cui presumibilmente i componenti della comitiva saranno identificati in tempi rapidi mentre servirà più tempo per stabilire chi abbia materialmente inferto la coltellata. L’intervento del personale della sicurezza del “Club Partenopeo” ha poi messo in fuga il gruppetto prima che potesse procedersi all’identificazione: anche perché la priorità ovviamente è stato il soccorso del 20enne. I carabinieri, oltre ad acquisire le immagini, hanno ascoltati tutti i potenziali testimoni, compresi gli amici di Davide Serpe che si erano recati all’ospedale di Fuorigrotta per avere notizie sulle sue condizioni di salute. Gli uomini dell’Arma contano di sentirlo appena starà meglio e i medici lo consentiranno, ma è improbabile che il 20enne possa essere in grado di riconoscere qualcuno degli aggressori se già non li conosceva. Tra l’altro la vicenda è cominciata ed è finita nell’arco di pochi minuti e almeno a giudicare dalle immagini, sarà difficile per la vittima, circondata improvvisamente, attribuire la mano armata a qualcuno. Dalle dichiarazioni raccolte finora sarebbe emerso che forse il gruppo sarebbe di Secondigliano, ma non c’è certezza. i precedenti. Non è la prima volta che il “Club Partenopeo” sale alla ribalta della cronaca. Il 26 luglio scorso il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, su proposta del commissariato di Bagnoli, dispose la chiusura per dieci giorni della discoteca. Il provvedimento, si leggeva in una nota della questura, era stato irrogato in seguito a diverse risse e aggressioni che negli ultimi sei mesi hanno interessato il locale e le sue pertinenze, per cui "è stata ritenuta sussistente una situazione di rischio per la sicurezza pubblica". Nel gennaio precedente un ligio finito nel sangue a coltellate era successo all’esterno del locale.

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