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De Cristofaro: «È stato un errore, chiederò all’ufficio scolastico di intervenire per fare chiarezza»

De Cristofaro: «È stato un errore, chiederò all’ufficio scolastico  di intervenire per fare chiarezza»

Il sottosegretario all’Istruzione: «Rispetto l’autonomia scolastica ma impedire l’ingresso per i capelli è esagerato»

NAPOLI. «Rispetto l’autonomia scolastica e i regolamenti. Ma francamente mi pare sbagliata la decisione della preside di impedire l’ingresso al ragazzino con le treccine...». A dirlo il sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro. Fresco di giuramento nelle mani del premier Giuseppe Conte, l’esponente di Leu interviene sulla vicenda verificatasi all’istituto Alpi-Levi di Scampia sottolineando che «fin dal primo momento mi sono chiesto se la decisione della dirigente scolastica fosse scaturita da motivazioni differenti da quelle puramente “estetiche” ma a quanto sembra si tratta proprio di qualcosa legato ai capelli. E questo è sicuramente sbagliato». Sottosegretario, ha intenzione di incontrare la preside? «La questione non è in agenda. Chiederò, però, l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale perché qui non siamo di fronte alla lesione di diritti di altri studenti o degli insegnanti. Per questo motivo solleciterò il provveditore a fare chiarezza su una vicenda sulla quale c’è anche un altro elemento...». Quale? «Mi hanno detto che la preside è una persona che da anni è molto impegnata socialmente e questo crea un poco di meraviglia se guardiamo al provvedimento che è stato preso. Al di là del fatto che esistano delle regole o meno, il tema è anche un altro ovvero che occorre una maggiore elasticità che tenga conto anche del fatto che i tempi sono cambiati...». Lei conosce bene la realtà di Napoli e del Mezzogiorno: proprio il capoluogo partenopeo è anche fucina di iniziative importanti... «Sicuramente, ci sono numerosi interventi che qualificano positivamente il panorama scolastico e bisogna continuare a lavorare su questo. Docenti e ragazzi fanno un grande lavoro, e io aggiungo anche un’altra cosa: non basta intervenire soltanto nella quotidianità. Bisogna mettere in campo anche degli interventi di carattere strutturale e non solo per questioni specifiche». Magari motivando ulteriormente gli insegnanti attraverso riconoscimenti anche di tipo retributivo... «Concordo con quanto detto dal ministro Fioramonti, che pensa a riconoscimenti sullo stipendio già nella prossima legge di bilancio. La scuola merita segnali di attenzione, speriamo che questo Governo li dia».

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