Tutte le novità
17 Settembre 2019 - 08:08
EMERGENZA RIFIUTI. Per de Magistris ci sono criticità, ma niente di grave. Per i cittadini invece siamo sommersi dall’immondizia
NAPOLI. Napoli è cresciuta ma per il sindaco Luigi de Magistris il contributo di tutti i cittadini è essenziale se si vogliono risolvere quelle criticità che ancora ci sono. E tra queste regina indiscussa è quella relativa ai rifiuti. Dopo la chiusura delle tre linee del termovalorizzatore di Acerra, si temeva il peggio. Il peggio non si è verificato, ma la città è sporca. Una verifica sul campo l’ha fatta direttamente il sindaco che nella notte tra sabato e domenica, da mezzanotte alle tre, è stato con i lavoratori di Asia in giro per le strade. «Sono stato a San Giovanni, Scampia e al Centro Storico. Le sofferenze sono tante, la chiusura dell'inceneritore di Acerra per 35 giorni ci impone un miracolo laico per evitare crisi ed emergenza. Si devono trattare 80mila tonnellate di rifiuti in maniera alternativa - ha detto de Magistris -Le manine criminali, i politicanti da strapazzo, taluni media irresponsabili e coloro che cercano visibilità per dimostrare l’esistenza in vita, sono smaniosi di emergenza. A loro non importa che sarebbe un disastro per i nostri territori e per la nostra salute. Ma non vincerà il partito dell'emergenza». Certo, poi ammette «ci sono cose che non vanno, azioni da migliorare, organizzazione da perfezionare, ma Asia saprà trovare, con un lavoro di squadra, le soluzioni migliori nell'interesse della nostra città. Ho visto lavoratori, intorno ai 60 anni, effettuare un lavoro durissimo, con dignità, forza e cura, tra cumuli di spazzatura, selezionando e raccogliendo. Una fatica enorme. Pesante solo a guardare. Abbiamo constatato per l’ennesima volta che ancora in troppi non differenziano, si butta di tutto e molti vengono addirittura da altri Comuni a sversare a Napoli. Purtroppo l’inciviltà è ancora troppo diffusa. Ieri notte i lavoratori non raccoglievano solo i rifiuti, ma con un’attività che potrebbe divenire alienante, si indignavano per quello che si rinveniva nel loro interno, si adiravano per alcune attività commerciali che sversano senza regole, si arrabbiavano dell'incuria di tanti, magari laureati e con la puzza sotto il naso, perchè se apri i sacchetti, cosa che si fa, trovi l'identità svelata». La precisazione non è ovviamente piaciuta. E ad alzare gli scudi decine di persone sui social: «Ancora una volta il sindaco spara nel mucchio perchè questo fatto di avercela con i laureati o con i cosiddetti snob, fa audience - ha ribattutto Milena di Chiaia - Se è andato in giro per la città ha visto che i sacchetti e le discariche sono dappertutto». E non è piaciuto, ai frequentatori della rete, nemmeno il tono eccessivamente buonista con il quale de Magistris ha affrontato l’argomento rifiuti dal momento, dicono, che Napoli è sporca non solo per un ritiro non certo ottimale, ma anche perchè di spazzini non se ne vedono mai. «Caro sindaco segnalo che da oltre 2 mesi cioè dalle Universiadi non si vede uno spazzino o un giardiniere (questo sconosciuto) zona Fuorigrotta e particolarmente fuori lo stadio. Ci sta immondizia dovunque. Certo... passato il santo passata la festa e stiamo nel completo abbandono» ha risposto NuNunzia. Un post seguito a ruota da decine di altri sullo stesso tono con i quali si indicava la strada o la zona abbandonata: Piedigrotta, Posillipo, via Santa Chiara, via Pigna, via Toledo e decine di altre vie dove la spazzatura, e non solo quella sversata, tiene banco. E dalla stessa Scampia dove dice di essere passato la notte scorsa, arrivano voci di dissenso: «Come fate a dire che tutto va bene? - chiede Michele - c’è munnezza ad ogni angolo». E Mauro replica: «La periferia est sta collassando. Quando si interviene?». Un consiglio arriva da Ponticelli, dove un residente dice: «Caro signor sindaco ti conviene farlo con noi un giretto in città, di notte, forse cambieresti idea su come affrontare le criticità e sul lavoro stacanovista dei dipendenti Asia».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo