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17 Settembre 2019 - 13:13
NAPOLI. Escrementi, urina, erbacce e sporcizia di ogni genere: così sono ridotte le Rampe Giancarlo Siani nel quartiere Arenella di Napoli. Una scalinata dedicata al giornalista ucciso dalla camorra 34 anni fa ma che è divenuta una piccola discarica di rifiuti dove non c'è manutenzione e dove i cattivi odori si avvertono ad ogni ora del giorno. «Qui - denunciano i residenti della zona - gli spazzini non si vedono mai. Gli unici che ogni tanto si mettono a spazzare sono dei ragazzi africani che chiedono l'elemosina ma alla fine rimuovono ben poca spazzatura». «Chiunque voglia - incalza un anziano commerciante - viene qui e disegna un murale e scritte di ogni tipo». Tra pochi giorni, il 23 settembre, come avviene ogni anno, il Comune deporrà dei fiori in ricordo del giornalista ucciso nel 1985. «Solo in quell'occasione - spiegano i residenti - si provvede a ripulire la scalinata in fretta e furia con l'arrivo massiccio di spazzini e si cerca di non far parcheggiare le auto in divieto di sosta con l'arrivo dei vigili urbani. Ma si tratta solo di una realtà fittizia da dover mostrare alle telecamere e ai fotografi visto l'arrivo delle istituzioni il giorno 23 settembre». «Poi - aggiunge una residente - dopo la cerimonia in ricordo di Siani qui tutto torna come prima e le rampe ripiombano nel degrado e nel dimenticatoio».
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