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23 Settembre 2019 - 07:15
NAPOLI. Quartiere Avvocata stritolato dall’emergenza microcriminalità, gli uomini dello Stato tentato una prima task force dopo la protesta dei residenti che sabato mattina sono scesi in piazza per denunciare tutte le proprie preoccupazioni. La “Malanapoli” sembra però non curarsi più di tanto delle proteste e così, proprio nelle ore successive al sit-in, sono state messe a segno altre tre violente rapine. Stavolta però i presunti balordi potrebbero essere stati identificati. Le forze dell’ordine hanno infatti arrestato due giovani e denunciato un terzo soggetto sospettato di essere il responsabile di una brutto raid messo a segno nei giorni scorsi. Le forze dell’ordine sono dunque passate all’azione rafforzando i controlli sul territorio. Dopo aver ricevuto segnalazione di alcune rapine consumate e tentate ai danni di minorenni in via Mario Fiore, in via Ierace e in via Salvator Rosa, hanno avviato un’immediata attività di ricerca degli autori. Grazie alle indicazioni fornite dalle vittime, gli agenti in moto hanno notato due persone corrispondenti alle descrizioni fornite nei pressi dei giardinetti di piazza Dante. I due sono stati fermati, controllati e trovati in possesso di sei telefoni cellulari, tra i quali anche quelli appena rapinati alle giovani vittime. Un 27enne e un 18enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati così arrestati per tentata rapina aggravata, rapina aggravata e furto con strappo. Sempre sabato sera alle 22,30 circa in via Salvator Rosa si aggirava inoltre un 43enne potenzialmente pericoloso; è del quartiere Vomero ed è già noto alle forze dell’ordine. Camminava nascondendo addosso un coltellino con una lama di cinque centimetri e una dose di cocaina. È stato notato dai carabinieri della compagnia Vomero impegnati in un servizio antirapina, i quali lo hanno fermato e perquisito: addosso aveva il coltellino e la dose di droga, quindi lo hanno identificato e denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Approfondendo gli accertamenti è emerso però che quell’uomo, il 18 settembre, poco dopo mezzanotte, in via Giacinto Gigante, avrebbe perpetrato una rapina. Si è coperto il volto con una busta nera bucata in corrispondenza degli occhi e ha rapinato un passante puntandogli alla gola proprio un coltello. La vittima, dopo la rapina, è fuggita senza chiedere aiuto alle forze dell’ordine né ha sporto denuncia. I carabinieri sono venuti a conoscenza del fatto grazie alle confidenze di alcuni residenti mossi dal senso civico e così è stato comunque possibile iniziare ad indagare arrivando a scoprire l’autore del fatto: «Ma per attribuire all’uomo una condotta precisa e perseguire il reato più efficacemente manca la denuncia della vittima la quale si auspica si presenti ai carabinieri della compagnia Vomero nello spirito della collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini», è l’appello lanciato dal comando provinciale dell’Arma.
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