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29 Settembre 2019 - 07:00
Il Presidente della Repubblica in città al convegno dei Cavalieri del Lavoro, poi visita la Cappella Palatina
NAPOLI. Ammirato, affascinato. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rende l’ennesimo tributo a Napoli presenziando al convegno sull’Europa dei Cavalieri del Lavoro e poi visitando Palazzo Reale. Il Capo dello Stato arriva durante il discorso del presidente Antonio D’Amato, siede in prima fila accanto al cardinale Crescenzio Sepe e dopo l’Inno alla Gioia lascia la sala senza parlare. Accompagnato dal past president di Confindustria e dal sindaco Luigi de Magistris, Mattarella visita la Cappella Palatina rimanendo visibilmente affascinato, come riferisce il primo cittadino: «Ancora una volta ha avuto parole straordinariamente lusinghiere per la città. Desidero ringraziarlo perché è tornato a Napoli a distanza di una settimana». E tornerà di nuovo il 5 ottobre al Museo di Pietrarsa, per il 180esimo anniversario della ferrovia Napoli-Portici, ed esattamente un mese dopo per le celebrazioni delle Forze armate. «Tutta questa attenzione del Presidente verso Napoli conferma che la città può avere un ruolo guida nella costruzione della nuova Europa» ribadisce de Magistris. Inutile, però, tentare di sapere se l’inquilino abbia scambiato qualche parola di più con i suoi interlocutori. «Ci siamo visti appena una settimana fa - dice il sindaco di Napoli - e in quella occasione abbiamo parlato a lungo di tanti temi che interessano la nostra città. Lo abbiamo accompagnato in questo giro che ha confermato ancora una volta quale sentimento provi verso la nostra città». Anche D’Amato non nasconde tutta la propria soddisfazione per la presenza del Presidente della Repubblica all’iniziativa della Federazione dei Cavalieri del Lavoro. «Voglio ringraziare il Capo dello Stato per il suo contributo nella diffusione dell’immagine dell’Italia nel mondo» dice. Inutile chiedergli di più. D’Amato declina l’invito dei cronisti con garbo e un sorriso: «Posso solo dire che è stato contento di venire a Napoli». Dal canto proprio, il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, ricorda che «il Governo lavora a una manovra di bilancio che privilegia temi fondamentali come ambiente, lavoro e crescita guardando al Mezzogiorno, perché dobbiamo tornare a crescere. Con Bruxelles abbiamo un dialogo positivo, basata su proposte in merito a questioni sociali come i migranti. Il tutto nello spirito di un Paese che vuole costruire una nuova stagione per l’Unione europea».
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