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30 Settembre 2019 - 08:00
NAPOLI. «Solo Dio può consolare il mio cuore, ho perso l'uomo della mia vita, il padre dei miei figli, un uomo integro, un lavoratore e che faceva tutto per i figli. Ringrazio Dio per il tempo che abbiamo avuto vicino a lui e per la bella famiglia che abbiamo costruito. Io dovrò vivere e avere la forza di crescere i nostri figli per te, amore mio. So che volevi il meglio per loro. Sei sempre presente nella loro vita. Solo Dio può consolare il mio cuore. Ti amo. Tu si una cosa grande per me. Amerò e mi prenderò cura dei nostri figli per te, vita, mio compagno. Noi ti amiamo molto io e i tuoi figli Eric e Alexia». È il messaggio di addio che Kattlhey Dantas ha postato sulla sua pagina Facebook a 24 ore dalla morte del marito Giacomo Ajraldi, il 43enne napoletano deceduto venerdì scorso a Fortaleza, come riportato nella edizione di ieri del nostro giornale. Una morte che si tinge di giallo. La tragedia è accaduta venerdì scorso, in un edificio in Rua 25 de Março, nel centro di Fortaleza in Brasile dove il 43enne napoletano viveva da anni con la sua bella famiglia, la moglie Katthley e i due figlioletti. Una vita, in apparenza felice come dimostrano le tante foto e video postati sui social dalla coppia. Secondo quanto raccolto dalla polizia intervenuta sul posto, venerdì mattina la coppia aveva litigato, poi la donna aveva lasciato l’appartamento e Giacomo è rimasto solo. Trascorre qualche ore, poi la tragedia. Il 43enne precipita nella tromba dell’ascensore, un volo di quindici metri che non gli dà scampo. Il tonfo sordo viene udito dai vicini che allertano le forze dell’ordine. Cosa è accaduto? Come è finito nel pozzo dell’ascensore? Una fatalità o altro? I vicini di casa avrebbero riferito che l’uomo, rimasto solo, aveva bevuto alcolici. Un dato che potrà essere accertato solo con analisi eventualmente disposte dal magistrato. Intanto si indaga nella sua vita per fare chiarezza. Giacomo era stimato da tutti. Nei locali sul lungomare partenopeo, dove ha lavorato per anni, lo ricordano tutti come un gran lavoratore. Una persona perbene, sempre disponibile e solare. Da anni, ormai, viveva in Brasile come direttore d’albergo. Aveva lasciato la sua Napoli per seguire la donna che amava e con la quale ha formato una bella famiglia. Chi lo conosceva non riesce a darsi una spiegazione: cosa può essere accaduto? Centinaia sono i messaggi di dolore sulla pagina della vedova, di professione vocalist e ballerina. Tanto dolore e sconcerto anche a Chiaia, dove il 43enne viveva prima di partire per il Brasile, per una vicenda che presenta ombre e su cui indaga la polizia civile del Ceará.
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