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«Finalmente sono andata via da quella casa ... Io l'ho detto alle maestre, ma loro non mi hanno capito»

«Finalmente sono andata via da quella casa ... Io l'ho detto alle maestre, ma loro non mi hanno capito»

La tragedia di Cardito, partito il processo a carico di Tony Essoubti Badre

CARDITO. Ucciso di botte dal patrigno, partito il processo a Napoli davanti alla terza corte di assise nei confronti di Tony Essoubti Badre, l'uomo che il 27 gennaio scorso picchiò selvaggiamente il bambino e la sorella, sopravvissuta alla furia. Imputata per comportamento omissivo, invece, la madre del bambino, Valentina Casa (nella foto con il piccolo Giuseppe). «Finalmente sono andata via da quella casa ... Io l'ho detto alle maestre, ma loro non mi hanno capito». La frase detta dalla sorellina di Giuseppe è stata riportata in aula dall'avvocato Clara Niola, che rappresenta le associazioni Akira e Telefono Azzurro, costituitesi parti civili al processo. La bambina fu ascoltata dagli investigatori in ospedale subito dopo la tragedia. Intanto, è ancora aperta un'indagine della Procura di Napoli Nord sul comportamento avuto dalle maestre e dalla dirigente scolastica dell'istituto frequentato dai bambini. 

Tony Essoubti Badre è accusato del'omicidio del piccolo Giuseppe, del tentato omicidio della sorellina e di maltrattamenti nei confronti dei due bambini e dell'altra figlia della compagna.  «Sei i capi di imputazione contestati a vario titolo nel processo e tutti molto gravi», ha commentato Pierfrancesco Moio, legale di parte civile delle sorelline di Giuseppe. Si torna in aula il 16 e il 30 ottobre prossimi.

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