Tutte le novità
11 Ottobre 2019 - 07:00
NAPOLI. Una fiorente piazza di spaccio nel rione De Gasperi, nata nel periodo in cui definitivamente i Sarno uscivano di scena dal panorama criminale cittadino. Composto da quattro persone, due delle quali conviventi in coppia, senza legami organici con clan di camorra ma probabilmente costretti a pagare il “pizzo” per poter impiantare e gestire l’attività illecita. In ogni caso i componenti del gruppo di trafficanti di stupefacenti sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Poggioreale. Pasquale Fico, 36 anni, Valerio Ciro Busiello, 23, Gennaro Perna, 48, e Carmela Tarallo, 41enne, sono finiti in manette a conclusione di indagini coordinate dalla procura di Napoli, settima sezione, che all’alba di ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei loro confronti di spaccio di stupefacenti con l’aggravante, per 3 di essi, della commissione del reato in presenza di minorenni e in concorso. L’indagine, condotta dal nucleo Operativo della compagnia Poggioreale attraverso investigazioni classiche e tecniche, trae origine ad aprile 2017 dall’arresto di un all’interno del Rione De Gasperi, precisamente in via De Meis. Le indagini hanno consentito di accertare la presenza nel quartiere di una fiorente attività di spaccio soprattutto di droghe pesanti, crack e cocaina, caratterizzata da ripetitive modalità di vendita ricostruite con l’osservazione diretta dai militari dell’Arma e in particolare con la videoregistrazione delle scene. Il prosieguo delle investigazioni ha permesso di accertare che uno degli indagati all’epoca sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione della compagna, aveva detenuto e ceduto a consumatori-acquirenti sostanza stupefacente crack e cocaina mediante l’utilizzo di un paniere calato dalla finestra di casa per effettuare lo scambio. Questo spregiudicato espediente veniva utilizzato al fine di non incorrere nella violazione delle prescrizioni della misura degli arresti domiciliari, ossia non allontanandosi dall’abitazione ma utilizzando il contenitore per effettuare lo scambio di droga e denaro. La stessa tecnica veniva utilizzata anche dalla compagna convivente e da un terzo indagato alla presenza dei figli minori della donna, che assistevano spesso al lancio dello stupefacente dal balcone o alla calata del paniere mentre gli acquirenti attendevano nella piazzetta sottostante. Gli investigatori, pur operando in un ambiente difficilmente penetrabile, sono riusciti a documentare decine di attività di cessione di sostanza stupefacente in favore di altrettanti acquirenti, molti dei quali identificati e segnalati alla prefettura quali assuntori di stupefacenti. L’indagine ha permesso di ricostruire i rapporti relazionali tra i 4, due dei quali conviventi e uno legato da vincoli di parentela. I quali, talvolta autonomamente, altre volte in concorso tra loro hanno mantenuto attiva e fiorente la piazza di spaccio del rione
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo