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12 Ottobre 2019 - 11:12
Strage familiare nel Foggiano. L'uomo era un agente di Polizia penitenziaria. Al telefono con i carabinieri: «Ora mi uccido, lascio la porta aperta»
ORTA NOVA (FOGGIA). E' ignoto il movente della strage di Orta Nova, 17mila abitanti in provincia di Foggia. Verso le due di notte il 53enne Ciro Curcelli, agente di polizia penitenziaria, ha sterminato la famiglia utilizzando la pistola d'ordinanza. Ha prima sparato alla moglie Teresa, di 54 anni, e poi alle figlie Emiliana e Valentina, di 13 e 18 anni. Le tre vittime sono state uccise con un colpo alla testa e, stando agli investigatori, sono state sorprese nel sonno. Non si sarebbero quindi accorte di nulla. L'uomo ha infine rivolto l'arma contro se stesso ed è morto in ospedale, dopo aver chiamato i carabinieri confessando quanto fatto. Al momento il motivo alla base del gesto è sconosciuto: Curcelli non risulta in cura in cliniche specializzate per problemi psichici. Nell'abitazione della famiglia, in centro, non è stato trovato alcun biglietto o messaggio che potesse far presagire il delitto.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, ancora al vaglio degli investigatori dell'Arma, Curcelli avrebbe ucciso prima la moglie, poi sarebbe andato nella camera delle figlie sparando ad entrambe mentre erano a letto. A quel punto ha chiamato i carabinieri confessando l'accaduto e annunciando l'imminente suicidio. Dopo si e' disteso sul letto accanto alla moglie e si e' sparato un colpo alla tempia. Quando i soccorsi sono arrivati, l'uomo era ancora vivo ma e' morto durante il tragitto per l'ospedale. In casa i militari non hanno ritrovato biglietti o altre indicazioni che spieghino le ragioni dell'accaduto.
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