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18 Novembre 2015 - 21:09
Secondo il segretario della Uil questi dati "sono un motivo in più per non #staresereni"
La TARI (Tassa sui Rifiuti) è aumentata, in media, del 32,4% (72 euro in più) tra il 2012 e il 2015. Nell'ultimo anno, invece, l'aumento è stato del 3,3% (10 euro medi in più), passando, pertanto, da una tariffa annua di 224 a 296 euro medi a famiglia.
La tassa sui rifiuti, quindi, risulta più alta di 66 euro rispetto alla Tasi, la tassa sulla prima casa. A calcolarlo è stato il Servizio Politiche Territoriali della UIL che ha elaborato i costi in 103 città capoluogo di provincia, per una famiglia di 4 persone con una casa di 80 mq.
Nel 2015 a Salerno si è registrato il costo maggiore per la tasse dei rifiuti con 462 euro l'anno a famiglia. Seguono Benevento (454 euro), Grosseto (450 euro) e Siracusa (444 euro). Ascoli Piceno, Isernia, Belluno, Novara e Vibo Valentia, invece, le città meno care.
Per quanto riguarda le grandi città, invece, la più cara è Cagliari dove la tariffa sui rifiuti pesa 450 euro medi sul bilancio delle famiglie.
Seguono Napoli (436 euro medi), Reggio Calabria (431 euro), Venezia (334 euro), Milano (331 euro), Genova (330 euro) Roma (318 euro), Bari (308 euro).
«I dati sopra esposti - ha detto il Segretario Confederale della Uil Loy - sono una ragione di più per non "#staresereni"».
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