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Chef De Feo torna a casa. E porta l'Asia a Pimonte

Chef De Feo torna a casa. E porta l'Asia a Pimonte

Aprirà un Relais restaurant: “Tenuta Miranda”. Sarà affiancato da due chef italiani, di Ischia e di Catania, che hanno condiviso con lui molti anni in Cina. E in sala avrà due donne imprenditrici: le sorelle Margherita e Ida Fontanella

CASTELLAMMARE DI STABIA. Per la città sarà una festa: uno dei suoi figli, Rino De Feo, partito per andare a lavorare in Indonesia e poi trasferitosi in Cina 14 anni fa, ha deciso di preparare di nuovo le valigie. È diventato chef di fama: il suo volto campeggia sui muri della città e sui bus cinesi. Conduce programmi in tv. Ha vinto premi per la sua creatività, ha aperto ristoranti in diverse città, tra Indonesia, Inghilterra e “tanta Cina” e qui è diventato punto di ritrovo di tutti i businessman italiani che vogliono far pace con la gola e la pancia, riassaporando i gusti di casa quando si trovano all’estero. Ha diffuso i piaceri della cucina tradizionale partenopea tra i cinesi, ma ha anche sperimentato nuovi sapori fondendo spezie e aromi, e così ha conquistato il palato di centinaia di migliaia di persone. Il mondo si è accorto di lui finché, in Inghilterra, lo hanno chiamato ad aprire una “lasagneria”. Non c’è mai stato per lui un giorno di stop. Anche quando faceva qualche incursione nella sua città natale, Castellammare di Stabia, erano exploit culinari ogni giorno, in ogni evento. Non si è mai sottratto alla richiesta di deliziare le papille gustative di chi gli chiedeva un suo intervento professionale. Ma coltivava “il sogno nel cassetto”: tornare alla sua terra. E questa volta, ci siamo: tutto è pronto per il viaggio di ritorno. L’ex ragazzo stabiese, diventato chef di fama internazionale, si accinge a conquistare la patria d’origine.

Lo raggiungiamo al telefono: dove sei? «Ora sono a Xiaolan domani ritorno a Dongguan».

Quanta Cina porterai con te in questa nuova avventura?

«Tutta la mia esperienza di anni trascorsi in Cina e inAsia mi seguirà in cucina e chi assaggerà ciò che preparerò, vivrà la tradizione e i miei viaggi».

C’è una foto che ti ritrae in primo piano con lo sfondo del golfo e del Vesuvio, so che ti è molto cara.

«Sì, perché questa immagine racchiude in sintesi tutta la mia vita: io, le bacchette cinesi col bambù e la mia amata terra».

Una vita ricca di sorprese per te, l'hai raccontata anche in un libro (“Uomini, viaggi, ingredienti” - Areablu Edizioni), ndr). Ma ora prepari una sopresa per i tuoi concittadini...

«Eggià: un Relais e Restaurant, “Tenuta Miranda”, a Pimonte: ambiente moderno in un antico casale. Ci stanno già lavorando da giorni e sono pronti per montare la cucina».

Il tuo regno..., che condividerai con dei collaboratori preziosi...

«Sì, mi affiancheranno due giovani chef italiani: Nicola Iacono di Ischia e lo chef Pietro Bulla di Catania, che sono stati con me in Cina diversi anni».

Chi sono i proprietari di “Tenuta Miranda”?

«Sono due sorelle imprenditrici di Gragnano: Margherita e Ida Fontanella. Lavoreremo insieme. Loro saranno in sala».

Posso chiederti quale sarà il piatto che proporrai? Quello che più di tutti ti piace realizzare?

«Il piatto che mi piace realizzare di più è quello che inventerò domani. Questo è quanto mi dico sempre. Ed è anche quello che faccio sempre. Perché vivo di creatività. E manca poco: il 23 sarò a Castellammare. Torno a casa».

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