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Piscina e parco urbano, così rinasce lo Scudillo

Piscina e parco urbano, così rinasce lo Scudillo

NAPOLI. Un ampio parco urbano, uno spazio per lo sport e un’intera area, abbandonata da troppi anni, che ha finalmente prospettive di rinascita. Lo “Scudillo” sogna una nuova vita. Un sogno ambizioso, ma il primo passo è, sulla carta, già pronto. Si chiama “Le Driadi Village”. Un’area di circa 1.3648 ettari che è pronta a rappresentare una svolta per un’ampia fetta di città. Lo Scudillo collega i Colli Aminei con la Sanità, la città con la collina. Il villaggio può rappresentare un punto d’aggregazione e d’incontro per quartieri spesso vicini ma distanti come la Sanità, i Colli Aminei, l’Arenella e Capodimonte. Ma non solo. È anche il segno della svolta “green” dell’amministrazione. Il progetto, infatti, è l’ultimo della lista approvato nell’ambito del Piano urbanistico attuativo. A Palazzo San Giacomo, come in tutta la Regione, si stanno ridisegnando la città con prospettive che guardano fino al 2030 e dalla riunione della commissione Urbanistica presieduta da Eleonora de Majo è emerso come l’attenzione all’ambiente sarà un punto fondamentale.

IL PROGETTO. Il parco urbano progettato per lo Scudillo è lo specchio dell’attenzione all’ambiente. Il piano prevede un parco urbano di quartiere di 8.318 metri quadri e un agrumeto, oltre al ripristino delle condizioni agronomiche di un’area abbandonata. Nel progetto sono previsti arredamenti e percorsi green e la messa in sicurezza del territorio con opere di ingegneria naturalista. Ma non c’è solo il verde. Lo sport sarà protagonista. Un edificio su due piani, per una superficie di circa 3.640 metri quadri, ospiterà una piscina, una palestra e un centro benessere. Saranno realizzati, inoltre, parcheggi a raso e in copertura. E anche qui ci sarà un occhio all’ambiente: previste le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Il piano è anche un’occasione per riqualificare la strada circostante: una parte del progetto prevede anche la riqualificazione della sede stradale esistente e dei marciapiedi di via Bernardo Cavallino (al civico 64  ci sarà l’ingresso alla struttura e l’adeguamento dei sottoservizi.

I COSTI.  In totale l’intervento costerà più di 7 milioni (7.135.445) di cui 5,3 per il centro sportivo e 227mila per il parco urbano, oltre a 63mila euro per gli interventi alla strada. I costi saranno a carico della società “Le Driadi Srl”, proprietaria dell’area. L’intero progetto, però, sarà soggetti ad uso pubblico perpetuo in favore dell’amministrazione comunale. Il parco dovrà essere gratuitamente aperto al pubblico dalla mattina al tramonto e anche per la piscina sono previste tariffe agevolate e alcune modalità di utilizzo gratuito per le scuole da concordare con l’amministrazione.  

I TEMPI. Quanto tempo ci vorrà per veder realizzato nella realtà quello che oggi è presente su carta? Non è facile prevederlo, la macchina burocratica dei Pua è particolarmente complessa. Per ora la giunta ha adottato il progetto, ora dovrà arrivare l’ok di Città Metropolitana e Regione. Dopo ciò potrà esserci l’approvazione formale definitiva in giunta e con la convenzione potranno partire i lavori. Stando alle previsioni più ottimistiche dell’amministrazione comunale nella primavera 2020 potrebbero partire i lavori. Intanto l’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo non nasconde la sua soddisfazione per  il progetto: «Il piano risponde agli obiettivi di risanamento e valorizzazione ambientale previsti nel parco dello Scudillo. Oltre alla realizzazione di attrezzature ad uso pubblico per il tempo libero e lo sport, contribuisce significativamente all’ampliamento delle attrezzature di quartiere destinate a verde e a spazi produttivi. L’intero quartiere potrà usufruire inoltre di un’adeguata accessibilità al parco, attraverso opere di adeguamento e riqualificazione della sede stradale e dei marciapiedi esistenti».

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