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19 Ottobre 2019 - 07:44
Dossier del consigliere Troncone: pericolosi per gli automobilisti e disturbano i residenti. Impianti installati anche a ridosso di edifici vincolati come il Pan e Villa Haas
NAPOLI. Cartelli pubblicitari troppo luminosi e irregolari. Alcuni di questi esposti addirittura a ridosso di edifici vincolati della città. A denunciarlo è il consigliere comunale del gruppo misto Gaetano Troncone. Un lungo dossier lungo sei pagine inviato all’amministrazione in cui Troncone denuncia, con tanto di fotografie e l’elenco di tutte le violazioni, un fenomeno di irregolarità e inquinamento luminoso. La denuncia riguarda i cartelloni pubblicitari a led che in estate sono stati installati in città da parte del Comune e che negli ultimi giorni stanno entrando in funzione. Lungo l’elenco dei destinatari del dossier: il sindaco Luigi de Magistris, l’assessore al Commercio Enrico Panini, il presidente della commissione competente Vincenzo Solombrino, il nuovo Soprintendente Luigi La Rocca, l’ufficio ambiente della Città Metropolitana e la Regione Campania.
BLITZ ESTIVO. Entrando nel dettaglio della questione, Troncone parla dell’installazione degli impianti pubblicitari come di un «blitz silenzioso messo in campo dall’amministrazione durante il mese di agosto». Il consigliere comunale spiega: «Si tratta di insegne pubblicitarie delle dimensioni di un metro e 40 per un metro, installate in quella che l’attuale Piano Generale degli impianti individua come “zona rossa”, ovvero i quartieri più centrali della città e maggiormente “appetibili” sul piano commerciale. Questi impianti stanno progressivamente sostituendo quelli già esistenti e da pochi giorni sono entrati in funzione con grande disappunto dei residenti visto l’insopportabile inquinamento luminoso che provocano». Ed in effetti già arrivano dai cittadini e dai comitati le prime denunce per l’inquinamento luminoso, in particolare al Vomero.
I PALAZZI VINCOLATI. Ma il problema non riguarda soltanto il fenomeno dell’inquinamento luminoso. Nel dossier di Troncone viene evidenziato anche come alcune delle installazioni pubblicitarie disturbano anche la visibilità di edifici storici e monumentali protetti da vincolo. Tra questi, Troncone cita: «Palazzo Carafa di Roccella (XVII secolo.), di proprietà comunale, situato nella centralissima via Dei Mille, sede del museo di arte contemporanea Pan. Anche l’elegante edificio Villa Haas, vincolato dalla Soprintendenza, in via Cimarosa, opera dell’architetto Avena degli inizi del ‘900, è stato “aggredito” da queste installazioni». Altri impianti sono stati posizionati all’angolo di Piazza Vanvitelli, Piazza degli Artisti, Via Cimarosa e inizio Via dei Mille, nei pressi Piazza dei Martiri”.
L’ELENCO DELLE VIOLAZIONI. Il lungo dossier prosegue con l’elenco delle violazioni che sarebbero state commesse secondo Troncone nell’installazione dei pannelli: «Tutte queste nuove istallazioni hanno come comune denominatore quello di essere in contrasto con il codice della strada, con Piano generale impianti, in alcuni casi con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con il Dr Regionale sull’ inquinamento luminoso
VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE. Troncone si sofferma in particolare sul piano generale impianti risalente al 1999. I nuovi cartelloni luminosi sarebbero in contrasto, infatti, con il piano. «La tipologia di queste nuove installazioni non è contemplata nel nostro regolamento dal momento che alla data della sua approvazione ancora non esisteva una tecnologia in grado di proiettare immagini e video ad alta luminescenza come quelle in questione. L’ unica tipologia che potrebbe essere vagamente, e quindi direi arbitrariamente, assimilata a questi impianti, è quella classificata dal regolamento come “Quadri informativi” definiti come elementi di arredo urbano, retroilluminati con lampadine decisamente meno luminescenti che devono rispettare limiti ben definiti dal codice della strada”.
PERICOLO PER GLI AUTOMOBILISTI. A proposito di codice della strada. Le installazioni luminose, a giudizio di Troncone, violerebbero anche quest’ultimo. La forte illuminazione dei cartelloni, infatti, può disturbare gli automobilisti. «Gli impianti in questione – scrive nel dossier Troncone – sono tutti installati lungo i marciapiedi a bordo strada e a seguito dell’ alta luminescenza e frequenza delle immagini e video proiettate creano abbagliamento agli automobilisti, dal momento che molto verosimilmente questi impianti hanno un’ “intensità luminosa di gran lunga superiore alle 150 candele per metro quadrato” consentita dalla legge»
VIOLAZIONE DEL DECRETO REGIONALE. Ma non è ancora finita. Stando a quanto scrive Troncone: «Tutti gli impianti sono in contrasto con il decreto regionale 12 del 2002». Il consigliere comunale spiega che i tabelloni: «Sono in funzione h24 e non vengono spenti, come previsto dalla legge, dopo le ore 24, come previsto anche dalle norme che obbligano ad adottare specifici dispositivi idonei alla regolazione automatica di flusso dei livelli di illuminamento e luminanza entro specifici valori di riferimento che variano a seconda della zona, dell’ora legale e soprattutto al fine del contenimento dei consumi energetici e del disturbo agli abitanti degli edifici circostanti. Tutti gli impianti a seguito della forte luminescenza hanno anche la caratteristica di proiettare fasci di luce dal basso verso l’alto, espressamente vietato dal Decreto Regionale vigente».
«VANNO SUBITO RIMOSSI». Viste le numerose violazioni denunciate, la conclusione di Troncone è la più ovvia: la richiesta di «rimozione in tempi rapidi degli impianti pubblicitari». Nelle conclusioni Troncone va all’attacco: «È evidente che l’amministrazione ha deciso di anteporre le questioni di carattere commerciale a quelle dell’interesse pubblico come la tutela del decoro urbano, dell’ambientale e della salute dei cittadini. Si sta mettendo in atto - conclude Troncone - da parte dell’amministrazione una sistematica sostituzione degli impianti tradizionali senza tenere conto dell’attuale indice di affollamento degli impianti esistenti, a scapito della salute dei cittadini che da qualche settimana vedono invasi le loro case da intensi fasci di luce che persistono tutta la notte».
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