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Floridiana e Castel dell’Ovo, Franceschini: «Il Governo pronto a scendere in campo»

Floridiana e Castel dell’Ovo, Franceschini: «Il Governo pronto a scendere in campo»

NAPOLI. Il Governo in campo per la Floridiana e Castel dell’Ovo. L’annuncio è del ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, a Napoli per gli Stati generali della cultura a Palazzo Reale. L’esponente del Governo si concede anche una visita al Castello sul lungomare con il sindaco Luigi de Magistris, il direttore generale del ministero, Salvo Nastasi, e il capo di gabinetto del Comune, Attilio Auricchio.

GLI INTERVENTI PER VILLA FLORIDIANA E CASTEL DELL’OVO. E spiega: «Alcuni parlamentari mi hanno parlato di Villa Floridiana. Ritengo che sia un intervento da fare perché è un polmone verde in una parte importante della città. Ragioneremo come fare sia in termini di risorse che di gestione». Per quel che concerne Castel dell’Ovo, Franceschini parla senza mezzi di termini di «luogo fantastico, che aveva già visitato ma non in maniera approfondita. Stiamo valutando con il Demanio la possibilità che sia trasferito al ministero dei Beni culturali. Poi assieme al Comune di Napoli decideremo cosa fare per recuperarlo pienamente e dargli un’ulteriore fruizione pubblica». L’esponente del Pd prosegue: «È davvero un luogo straordinario, con spazi unici. Qui già ci sono molti turisti ma possono esserci ancora di più. Ogni volta che vengo a Napoli vedo qualcosa di nuovo che merita interventi, risorse e disponibilità».

LE BELLEZZE DELLA CAMPANIA E POMPEI. Intervenendo agli Stati generali della cultura, poi, Franceschini parla di potenziale culturale della Campania «senza eguali nel mondo. Qui ci sono arte, storia, paesaggi e musei. Nessuno ha tutte queste disponibilità». Il ministro fa l’esempio di Pompei: «Fino a cinque anni fa quell’area archeologica era conosciuta per i crolli e gli scioperi improvvisi che provocano file chilometriche di turisti. Adesso, invece, è un vero e proprio esempio, anche per il buon uso dei fondi europei».

GLI INVESTIMENTI SUL TURISMO. Il titolare dei Beni culturali è chiaro: «Questo dimostra che tutto è possibile se si crede nell’efficacia degli investimenti culturali. Per questo motivo bisogna insistere, proprio perché il futuro si fonda anche sulla bellezza. Occorre, però, anche governare i flussi di turisti per evitare che si concentrino in poche città. Il turismo crescerà nel mondo e in Italia. Per questo è importante che vengano distribuiti su tutto il territorio, proprio per evitare che alcune città si sovraccarichino.  ancora nel mondo in modo ineludibile e con numeri importanti. Per questo occorrono risorse e mezzi e mettere al centro delle scelte della politica gli investimenti nel campo della cultura». Un passaggio anche sulle polemiche interne al Governo sulla manovra: «Ogni anno sembra che ci si dimentichi quello che è successo negli anni precedenti. Quando si discute una manovra c’è sempre una discussione tra le forze politiche. L’importante è che avvenga con tutto con buonsenso ed equilibrio, senza alcuna rissa tra le diverse componenti della maggioranza».

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