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23 Ottobre 2019 - 07:00
L'ira del presidente di Assogioca: le fiamme hanno lambito anche i suoi locali
NAPOLI. «Quest’episodio drammatico finisce per confermare un’unica cosa. Piazza Mercato è ormai sempre più terra di nessuno. Un’area dimenticata da tutte le istituzioni locali, Comune compreso, e sulla quale ad oggi non esiste alcun tipo di progettualità». Gianfranco Wurzburger, presidente dell’associazione di volontariato Gioventù cattolica, i cui locali sono stati lambiti, per fortuna in maniera lieve, dall’incendio della notte scorsa, non fa mistero della propria amarezza. Wurzburger, tra i primi a denunciare ieri mattina quanto accaduto, esprime un giudizio impietoso sulla stagione che l’area del Mercato sta vivendo: «La piazza attraversa, suo malgrado, un momento di profondo abbandono. Nonostante questi vicoli siano la “culla” di Napoli, abbiamo decine di monumenti chiusi da anni. Manca qualsiasi progetto di rilancio turistico ed economico della zona. Le storiche attività commerciali continuano a chiudere e intorno a noi resta soltanto un vuoto incolmabile». Anche i locali interessati dall’incendio divampato lunedì notte, vale a dire quelli compresi tra i civici 93 e 103, un tempo ospitavano delle affermate botteghe: «Fino a vent’anni fa - ricorda il presidente di Assogioca - c’erano un’attività di ferramenta e un negozio di abbigliamento. Dopo la loro chiusura, gli immobili sono rimasti “sfitti” e abbandonati alla mercé di chiunque». E così dei locali di rilievo storico hanno finito per essere letteralmente occupati da un parcheggiatore abusivo che per anni li ha utilizzati a proprio piacimento, come un deposito qualsiasi. Secondo Wurzburger, ex assessore della Municipalità 2, in questa vicenda il Comune ha delle responsabilità ben precise: «Questa storia - spiega - è la dimostrazione di come la burocrazia possa bloccare il miglioramento di un intero quartiere. Basti pensare che il Comune di Napoli, vale a dire l’ente proprietario di quei cespiti, attualmente chiede in media 25-30 euro a metro quadrato per darli in affitto. Un cifra esorbitante, che va poi rapportata al fatto che parliamo di immobili particolarmente estesi, anche da cento metri quadrati ciascuno. Ma quale attività commerciale o addirittura no profit, come l’associazione che presiedo, può permettersi di sostenere una spesa del genere? Noi abbiamo un contratto di comodato da 850 euro al mese, ma quando tra qualche tempo scadrà come faremo? Di certo non potremo affrontare un esborso di quel tipo. La verità, purtroppo, è che da parte dell’amministrazione comunale manca la concreta volontà di rilanciare piazza Mercato. In questi ultimi anni solo l’assessore alla Cultura Nino Daniele ci ha dato una mano con alcuni progetti di valorizzazione, ma il resto di Palazzo San Giacomo è rimasto sordo alle nostre istanze». L’associazione Assogioca dal 1997 effettua attività di recupero scolastico e laboratoriali a circa 250 bambini dei quartieri Mercato, Forcella, Montesanto e Materdei; ha un punto ascolto per le famiglie del territorio; con i propri volontari cura lo spazio gioco “Annalisa Durante” a Forcella; insieme al Csv Napoli e all’assessorato comunale al Welfare cura l’Agenzia di Cittadinanza della Municipalità 2 con assistenza leggera agli anziani e disabili; realizza percorsi didattici alternativi con l’Istituto Campo del Moricino; a Materdei gestisce lo storico Giardino degli scalzi dell’Arciconfraternita dei Pellegrini con un orto sociale dedicato ai bambini del centro storico. Un patrimonio sociale che, permanendo questo stato di cose, rischia di andare perduto per sempre. Sul punto, Francesco Chirico, presidente della Municipalità 2, esprime così la propria posizione: «Per pochi metri non è stata colpita l’associazione Assogioca. Il Comune si attivi subito per un progetto con il ministero della Cultura in grado di trasformare questi luoghi in spazi di aggregazione».
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