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Ex Icm, stop al deposito dei rifiuti Sette giorni per svuotare il sito

Ex Icm, stop al deposito dei rifiuti Sette giorni per svuotare il sito

Riunione in Prefettura, la Municipalità spinge per alleggerire il sito. Poi il summit a Palazzo San Giacomo

NAPOLI. Il totale svuotamento dall’umido dell’ex Icm di via Nuova delle Brecce, già in atto dalla fine della scorsa settimana, nel giro di sette giorni. Dopo giorni di proteste, di ansie e di tensioni arriva una precisa indicazione temporale per (ri)trasformare in sito di trasferenza per ingombranti l’impianto situato tra San Giovanni a Teduccio e Gianturco, attualmente utilizzato per il conferimento momentaneo dell’umido. Una giornata cruciale, quella di ieri, su una vicenda che tanto sta facendo parlare di sé: prima un tavolo di confronto informale in Prefettura tra i capi di Gabinetto dell’Ufficio governativo, Gaetano Cupello, e del Comune di Napoli Attilio Auricchio; il vicesindaco Enrico Panini; l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice; il presidente della sesta Municipalità, Salvatore Boggia e i vertici Asìa Napoli sulle soluzioni da adottare per svuotare al più presto dell’impianto nei pressi del quale si sprigionano stomachevoli olezzi. Poi una riunione al Comune con gli stessi vertici Asìa, capo di Gabinetto, vicesindaco e assessore all’Ambiente da un lato per verificare che la progressiva diminuzione dell’umido depositato all’Icm cominciato lo scorso weekend rispetti il cronoprogramma indicato e dall’altro migliorare l’efficienza di pulizia e tutela ambientale nel territorio di Napoli Est dove si concentrano molte delle fabbriche, raffinerie e impianti della città. «L’ex Icm svolge una funzione nell’ambito del ciclo dei rifiuti della città e la sesta Municipalità lo sa. Non si mette in discussione l’utilizzo dell’impianto quanto piuttosto la situazione che si è incancrenita concernente l’umido, che rappresenta un problema oggettivo per la cittadinanza che non era né previsto né si doveva raggiungere in punte così clamorose», afferma Auricchio, che parlando del presidio in atto da giorni aggiunge come «non sia mai stato visto da noi con negatività e la nostra storia istituzionale lo dimostra. Anzi, noi vogliamo che il presidio del cittadino monitori le nostre azioni». Il percorso di svuotamento, ricorda Del Giudice, apparso invece piuttosto perplesso sulle azioni di blocco dei camion dei cittadini proprio in relazione alla velocizzazione dei tempi, «sta proseguendo nel modo con il quale era stato pensato, cioè con la pulizia del sito e il trasferimento dei camion in parte bloccati nei giorni scorsi con l’umido agli stir». Con l’ex Icm destinato alla sua vecchia funzione, ci sarà qualche altra località in città dove l’umido verrà trattato? Al momento precise indicazioni in questo senso non sono emerse, cosa che fa tenere alta la guardia ai diversi comitati territoriali della città, compresi ovviamente quelli della zona orientale che prima di far cessare qualunque presidio vorranno constatare il pieno svuotamento dell’ex Icm. Tra i più attivi, oltre alla popolazione, nella sollecitare la “cessazione del conferimento della frazione umida’’ e al suo “contestuale svuotamento’’ c’è Boggia che dopo le varie riunioni ribadisce «l’esigenza di sanificare l’area». Alle persone presenti in via Nuova delle Brecce, aggiunge Boggia, «va dato atto di stare sacrificando il proprio tempo, anzitutto lavorativo, per la richiesta di un sacrosanto diritto alla salute».

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