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03 Novembre 2019 - 07:30
PONTICELLI. L’ombra del dolo sull’incendio, nessun segno di effrazione. Indagano i carabinieri
NAPOLI. È di chiara origine dolosa l’incendio sprigionatosi nella notte tra giovedì e venerdì che ha interessato uno degli archivi dell’ufficio provinciale della Motorizzazione civile di Napoli di via Argine. Secondo fonti che non trovano ufficialità, la porta d’ingresso dell’archivio danneggiato e parzialmente devastato dalle fiamme, non presenta segni d’effrazione ed all’interno dello stesso i vigili del fuoco intervenuti insieme ai carabinieri, avrebbero rinvenuto tracce di liquido infiammabile. Naturalmente, sulla vicenda vige il massimo riservo investigativo, ma nonostante ciò la notizia è trapelata. Impossibile, almeno per il momento, riuscire a quantificare l’entità del danno, ma è chiaro e semplice comprendere il motivo del rogo che aveva come obiettivo unico quello di far sparire un gruppo di pratiche “pericolose”, all’interno delle quali potrebbero esserci state – il condizionale è d’obbligo – documenti falsi. Le indagini sono condotte dai carabinieri della territoriale, giunti sul posto insieme ai colleghi della radiomobile su richiesta della centrale operativa. il sopralluogo. Nella mattinata del giorno di tutti i Santi è stata notata la presenza di alcuni funzionari, che insieme al personale dell’Arma hanno provveduto ad effettuare alcuni sopralluoghi. Nella stessa mattinata di venerdì sono state acquisite le immagini registrate dalle telecamere poste a protezione dell’ufficio provinciale della Motorizzazione. Non è stato possibile sapere se nella mattinata è stato sentito il custode della struttura, ma questo è poco utile alle indagini, visto che la casa del custode è posta all’esterno degli uffici, seppur nel perimetro della struttura. i precedenti. Non è la prima volta che i soliti ignoti tentano l’assalto dell’archivio. In passato, dopo i furti si pensava che gli ignoti violassero l’ufficio provinciale per impossessarsi della marche da bollo poste sui documenti. Poiché questo non è più possibile, si fa strada l’ipotesi che questa volta la gang di incendiari, non sapendo quali pratiche portare via, aveva come unico mandato quello di rendere in cenere le tonnellate di pratiche, alcune delle quali sono vecchie se non vecchissime. Attualmente, all’interno dell’ufficio provinciale ci sono almeno quattro archivi. Nel primo archivio – quello localizzato al piano terra della palazzina centrale, dove diversi anni fa c’era una buvette - vengono depositate le formalità “attuali”. In un secondo locale posto accanto alle piste c’è un archivio della immatricolazioni estere, poi c’è l’archivio centrale (posto al di sotto delle piste e nella vicinanza della palazzina esami) dove vengono portate le formalità degli ultimi 5 anni; ed infine un quarto archivio è posto al di sotto dell’ufficio postale. Naturalmente nessuno si sbilancia sulle ipotesi. Di certo da anni, dopo la venuta dell’attuale direttore provinciale Gaetano Servidio, molte cose nell’ufficio provinciale di Napoli sono cambiate. Nei mesi scorsi, a seguito di alcuni controlli documentali è emerso che in diverse formalità tecniche, mancavano i regolari versamenti. A seguito delle verifiche scattate dopo i controlli, diversi studi di consulenza sono stati “inibiti” e costretti a mettere a posto le formalità. Naturalmente l’inquietante notizia è rimasta all’interno dell’ufficio, evitando che l’inquietante scoperta si sapesse al di fuori.
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