Tutte le novità
04 Novembre 2019 - 07:00
I fedeli: «È un sant'uomo. È stato sorretto dalle braccia degli angeli». Trasportato in serata al Cardarelli. Ha un trauma toracico allo sterno e costale
CASTELLAMMARE DI STABIA. Padre Giuseppe chiedeva aiuto dal basso di un dirupo: era precipitato da un’altezza di 9 metri e, nel fango e sotto la pioggia battente, è rimasto nel profondo di quel terreno forse un’ora, finché una donna, dalla sua terrazza, ha avvertito il suo lamento. Intanto, in sagrestia, il Rettore, padre Gianfranco Scarpitta si agitava. «Ma padre Giuseppe deve celebrare alle 12, mancano dieci minuti e ancora non si vede, possibile che se ne sia dimenticato?».
Sono stati questi i primi momenti concitati nella Basilica della Madonna di Pozzano a Castellammare di Stabia. Una domenica insolita, quella di ieri, che avrebbe potuto essere ricordata come una giornata tragica, per fortuna con un lieto fine. Lieti, infatti, sono stati tutti i fedeli affezionatissimi a Padre Giuseppe Ceglia, 68 anni, dei frati minimi - francescani dell’ordine fondato da san Francesco di Paola - ai quali è affidata da 500 anni la bellissima chiesa sulla collina di Pozzano.
Ieri mattina, padre Giuseppe - che ama dedicarsi alla cucina - aveva pensato di poter mettere a tavola un cestino di melograni appena colti dall’albero che cresce davanti alla terrazza del convento. Un luogo dove il sacerdote cura le sue essenze: basilico, prezzemolo, rosmarino... Il melograno lo ha attratto per quei suoi bellissimi frutti rossi, già maturi sui rami che si stagliano sullo scenario azzurro del mare di Vico Equense. Forse una distrazione, forse un capogiro, oppure il fondo del parapetto reso scivoloso dalla pioggia e padre Giuseppe si è ritrovato di sotto: un volo tra le sterpaglie, per finire disteso e incapace di risollevarsi, di certo per qualche frattura che si è procurato nella caduta. Poteva andargli peggio.
Padre Gianfranco attendeva il suo ingresso sull’altare. La signora Tonia, che conosce il convento e le cucine, aveva già passato in rassegna tutte le stanze e l’auto di padre Giuseppe era parcheggiata al solito posto. Quindi, il Rettore ha deciso di dirla lui la messa. E la celebrazione era iniziata, quando la signora Agnese è giunta trafelata: «Dal mio terrazzo sento una voce che chiede aiuto. C’è qualcuno che si è fatto male». Allora Tonia, Attilio, Antonella, altri fedeli si sono precipitati intuendo quanto era potuto succedere: «È padre Giuseppe...».
La messa è continuata, mentre padre Gianfranco interrogava con gli occhi i soccorritori e quei loro sguardi spaventati. Poi, quando si è recato a prelevare le ostie dal tabernacolo non è riuscito più a trattenersi e ha chiesto notizie di padre Giuseppe. Nel frattempo erano stati chiamati i soccorsi. Sono giunti i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia municipale di Castellammare di Stabia. Hanno dovuto impiegare quasi due ore sotto una vera e propria tempesta che ininterrottamente si è abbattuta sulla città, rendendo ancora più complicato il recupero del sacerdote che, per fortuna, era reattivo, anche se stesso e incapace di muoversi. È stato legato a una barella e issato in cima al dirupo, intorno alle ore 14,30 e poi trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Infreddolito, un po’ preoccupato, stanchissimo, ma salvo.
«È stato un miracolo della Madonna di Pozzano. Ha inviato i suoi angeli per rendere lieve la caduta del nostro amato padre Giuseppe, che è un sant'uomo» mormorano i fedeli che hanno pregato durante le difficili ore di attesa, attaccati ai video della diretta su Facebook di "Sos Stabia-Ricomincio da tre" e inviandosi notizie sulla chat di whatsapp. Per l'intero pomeriggio padre Giuseppe Ceglia è stato sottoposto a un infinito numero di analisi: radiografie, tac, esami del sangue. È risultata subito una lieve lesione a una vertebra, poi sono emersi due traumi sternale e costale che hanno preoccupato i medici. Pertanto, Padre Giuseppe è stato trasferito all'ospedale Cardarelli di Napoli e in seguito sarà curato in una clinica specializzata per questo genere di traumi. I fedeli continueranno a pregare e lodare la Vergine del Santuario di Pozzano perché lo preservi da ulteriori sofferenze e pericoli.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo