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04 Novembre 2019 - 07:10
L’episodio di violenza è andato in scena all’Ospedale del Mare di Ponticelli
NAPOLI. «Era già nervoso appena è entrato, ma quando gli abbiamo chiesto di sedersi i un box accanto a quello dove c’era una donna non ha capito più nulla». Questa la motivazione della devastazione di mezzo pronto soccorso all’Ospedale del Mare, ieri mattina, ad opera di un quarantenne. «Aveva epigastralgia - ha spiegato l’inferiere -È entrato subito dopo il triage senza alcuna attesa.... si é innervosito perché volevo farlo sedere in un box affianco ad una paziente donna, ma non c erano altri posti liberi, si é rifiutato di sedersi é andato verso una collega l’ha minacciata sollevando la sua scrivania, poi é andato verso un’altra postazione medica e ha buttato il computer all aria. Ha urlato testualmente: vi do 3 minuti per avere una barella per me in un’altra postazione. poi è andato via prima che arrivasse la polizia».
Poche parole per spiegare, o meglio raccontare, quella che l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, conta come l’aggressione numero 94 dell’ainizio dell’anno. Ma quello che preoccupa maggiormente è che è la quarta in due giorni. Gli ospedali napoletani stanno diventando tetro di una guerra dei nervi perchè per medici e infermieri che lavorano soprattutto ai pronto soccorso diventa sempre più difficile lavorare con un simile clima di terrore. «Un clima di terrore che nessuno può vivere, né i medici, che con serenità devono poter svolgere il loro lavoro, né i pazienti, che avrebbero solo bisogno di cure e tranquillità. Ancora una volta e con sempre maggiore forza chiediamo alle Forze dell’Ordine di installare dei presidi permanenti all’interno degli ospedali, in modo da fermare immediatamente questi criminali» ha commentato Francesco Emilio Borrelli, consigliere Regionale dei Verdi. «Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al personale medico aggredito – prosegue Borrelli – che nonostante tutto, con grande passione e forza di volontà, continua a svolgere il loro lavoro. Questi episodi di violenza vanno fermati al più presto». Intanto poche ore dopo, nel pomeriggio di ieri, la postazione 118 del Chiatamone viene allertata a via Toledo per agitazione psicomotoria in stato di ebrezza alcolica. Il paziente, caricato in ambulanza incomincia a scalciare verso il portellone danneggiandolo e prendendo tutto quello che era a sua portata di mano e buttandolo a terra, compreso siringhe e contenitore di aghi.
Con molta fatica l’equipaggio lo trasporta al San Giovanni Bosco dove ha incominciato ad inveire e a sputare addosso a medici ed infermieri.
Solo il pronto intervento della dottoressa del presidio che, con fermezza e decisione, ha riportato la situazione alla normalità, naturalmente supportata dalle guardie giurate e naturalmente dopo opportuna terapia.
adg
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