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Ufficio tagliandi H senza personale

Ufficio tagliandi H senza personale

NAPOLI. Sono a dir poco indignati i cittadini diversamente abili aventi diritto al contrassegno “H’’ per la sosta a causa del blocco, che può dirsi oggi pressocchè totale, dell’ufficio di via Salvatore Tommasi 19 che sconta una atavica carenza d’organico con un solo dipendente addetto al rilascio del tagliando. Nell’ambito della riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa, che deve fare i conti con un numero sempre minore di comunali a causa di pensionamenti e blocco del turn over, e questo è sempre opportuno ricordarlo, il solo dipendente in servizio dell’ufficio appartenente a Napoli Servizi è stato di recente trasferito ad altro compito lasciando sguarnito un servizio di fondamentale importanza per chi convive con impedimenti legati alla propria normale deambulazione. Su disposizione della direzione generale del Comune di Napoli, stando a quanto chiarito dalla stessa azienda, la competenza di rilascio dei dischi per i diversamente abili non fa più riferimento a Napoli Servizi, cosa che sta provocando l’attuale stasi a causa dell’indeterminatezza su chi ora abbia il compito di gestire il servizio. Si era parlato di un subentro di Anm nella competenza, ma per il momento tutto sembra tacere. Risultato ottenuto? In buona sostanza, e ciò si verifica oramai da settimane, il numero dei tagliandi rilasciati a chi ne ha titolarità si è assottigliato sempre di più sino a provocare uno stallo a discapito dell’utenza formata da migliaia di unità su tutto il territorio cittadino. In realtà, basta parlare con qualche testimone diretto, già quando l’ufficio al civico 19 via Salvatore Tommasi operava a pieno ritmo (diciamo così) ha spesso dato noie. Quali? Semplice, anzitutto la difficoltà per i diversamente abili solo di raggiungere l’ufficio che si trova su una strada in pendenza di oltre il 40%. Va ricordato, infatti, che l’arteria in questione si trova nella zona compresa tra Salvator Rosa e Materdei, quartieri dove molte strade sono appunto ripide. A questo va aggiunto una lentezza nello spicciare le pratiche proprio per la presenza di un solo dipendente oberato di lavoro e costretto a convivere con un enorme stress quotidiano. Una storia che risale nel tempo quella dell’ufficio di via Salvatore Tommasi 19. Oltre un anno fa la presidente della Commissione consiliare Welfare Maria Caniglia ha convocato diverse riunioni per affrontare la questione. Ciò accadrà di nuovo anche nella giornata domani, quando al tavolo di confronto è previsto sieda anche l’assessore con delega alle Politiche Sociali Roberta Gaeta alla quale sono arrivate diverse lamentele. «Nella nostra commissione – afferma non senza una punta di amarezza la Caniglia – abbiamo sempre affrontato il tema partendo da un presupposto: garantire un servizio di fondamentale importanza per una parte dei nostri concittadini». Tra le principali ipotesi prese in considerazione, aggiunge la Caniglia, consigliera del gruppo “Ce Simme Sfastriati’’, c’è quella di «trasferire il servizio alle Municipalità per meglio affrontare le esigenze dei diversamente abili. Capiamo le difficoltà loro ed anche degli anziani per questo non è affatto accettabile che ad esempio un cittadino residente a Napoli Est sia costretto a percorrere diversi chilometri per vedersi riconosciuto un diritto». Un buon compromesso, ragionato dalla commissione Welfare, sarebbe quello di avere almeno un sportello per il rilascio del contrassegno "H'' ogni due Municipalità (che sono dieci in tutto) superando una condizione da terzo mondo.

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