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09 Novembre 2019 - 07:45
Castellammare di Stabia. È stata raggirata da due malviventi che le hanno portato via soldi e gioielli fingendo una consegna a casa e un debito da sanare lasciato in sospeso dalla figlia
CASTELLAMMARE DI STABIA. Ha subito una truffa da 4.500 euro. Un gruppo di malviventi ha messo a segno il raggiro nei confronti di una donna settantenne, che vive da sola e si è fidata della storia bene architettata che hanno inscenato. La vicenda risale a un paio di giorni fa e vede protagonista una professoressa in pensione, una donna di 77 anni, che vive in pieno centro cittadino. «Avevo ricevuto la telefonata del mio nipotino. Sembrava abbastanza scosso e mi spiegava che la mamma, mia figlia che vive fuori, aveva effettuato un acquisto di valore, dando come anticipo una cospicua caparra e l’indirizzo di casa mia per la consegna». Ha raccontato la donna agli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia che si stanno occupando delle indagini. «Nonna - avrebbe detto il nipotino della professoressa - Mamma deve pagare alla consegna altri soldi. E, se non li paga, rischia di perdere anche la caparra». Durante la conversazione, il bambino sembrava che stesse quasi piangendo e avrebbe anche riferito il suo nome, ponendo la signora in un forte stato d’ansia che ha contribuito a trascinarla nell’inganno. La donna si è predisposta a ricevere a casa il pacco. E, infatti, poco dopo, si sono presentati al portiere due individui che hanno spiegato di essere attesi dalla signora. Lei stessa ha quindi confermato al custode del palazzo che doveva ritirare questo pacco, autorizzando i due a salire a casa. Una volta entrati nell’appartamento, hanno chiesto all’anziana l’esosa cifra di 4.500 euro. La vittima della truffa ha tentato di sincerarsi che fosse proprio questa la somma che la figlia dovesse pagare e si è accinta a telefonarle. «Ma, non so come abbiano fatto - ha raccontato la signora - Il numero di mia figlia è risultato costantemente irraggiungibile». Pertanto, insieme con i due truffatori, la signora si è recata a un bancomat per ritirare la somma richiesta. Ma il blocco predisposto al prelievo giornaliero le ha consentito di prelevare solo mille euro. Di conseguenza, su suggerimento di due truffatori, la signora ha pensato di poter estinguere il debito consegnandogli dei preziosi che aveva in casa, gioielli di famiglia probabilmente del valore anche superiore a quanto serviva per completare il pagamento richiesto. L’amara scoperta di essere stata truffata è giunta quando i due malviventi erano ormai già lontani con il bottino. La signora ha messo a fuoco la vicenda insieme con la figlia che l’ha accompagnata a sporgere denuncia presso il Commissariato di Castellammare di Stabia. Ora, nelle mani degli investigatori c’è l’identikit dei truffatori, anche se è possibile che siano soggetti giunti da altre città, perché non si possa risalire a loro mediante la sola conoscenza somatica. A disposizione degli agenti del commissariato ci sono anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza che dovrebbero essere utili a trovare i due truffatori anche in altre città italiane, in quanto - solitamente - si tratta di persone già segnalate alla giustizia. Ma occorrerà del tempo per acciuffarli e, nel frattempo, i gioielli avranno già preso la strada dei ricettatori. Il danno più grave è comunque quello psicologico subito dalla professoressa, già debilitata da un problema di salute. In genere, infatti, le vittime delle truffe restano profondamente segnate da un forte sentimento di sfiducia in se stesse, e dal senso di colpa, per avere ceduto senza protestare dei valori a degli sconosciuti. La professoressa, infatti, non fa che domandarsi con grande sconforto come le sia potuto accadere, «Come ho fatto a dargli quella cifra, a fidarmi di loro?». Anche perché, da tv e radio, si dà continuamente allerta alle persone anziane di non dare mai soldi a sconosciuti, poiché questi truffatori adottano sempre la stessa tecnica: allarmano le loro vittime raccontando storie, solitamente, di figli in gravi difficoltà finanziarie, per una multa, per un debito, per un acquisto effettuato avventatamente, e quindi sparano cifre minime (50-60 euro) o altissime, com’è successo alla professoressa di Castellammare di Stabia, facendo leva sulla preoccupazione per gli affetti coinvolti, capace di mandare in confusione anche le persone più razionali. Tanto più gli anziani che vivono da soli e costantemente in pensiero per i propri figli e nipotini che sono lontani.
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