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Clan La Piccirella, Cassazione accoglie ricorso di Mazzeo

Clan La Piccirella, Cassazione accoglie ricorso di Mazzeo

Accolte le tesi difensive degli avvocati Dario Vannetiello del Foro di Napoli e Ettore Censano del Foro di Foggia

ROMA.  La Suprema Corte, prima sezione penale, in totale accoglimento delle argomentazioni giuridiche formulate dagli avvocati Dario Vannetiello (nella foto) del Foro di Napoli ed Ettore Censano del Foro di Foggia, ha annullato la ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Bari in data 04.07.19. I giudici “baresi” avevano confermato, a loro volta, l'arresto di Raffaele Mazzeo per le gravi accuse di appartenenza alla associazione delinquenziale operante in San Severo e zone della  provincia di Foggia, promossa, diretta ed organizzato da Giuseppe La Piccirella, oltre ad accusarlo di estorsione ai danni di un esercizio commerciale. Il quadro indiziario appariva consistente essendo rappresentato da numerose conversazioni intercettate, comprovanti sia la partecipazione di Mazzeo a riunioni con il  ritenuto boss La Piccirella, sia la percezione da parte di costui di quote dei proventi estorsivi. Ciò nonostante la difesa, all’esito di una articolata arringa, è riuscita a convincere la Suprema Corte in ordine alla carenza della motivazione assunta dal Tribunale del riesame, soprattutto circa la incertezza di alcuni dati indizianti ritenuti, viceversa, dai giudici baresi sicuramente   ascrivibili  a Raffaele  Mazzeo.  Ora i legali Vannetiello e Censano attendono le motivazioni della sentenza prima di procedere ad un nuovo giudizio innanzi al Tribunale del riesame di Bari.

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