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09 Novembre 2019 - 12:56
NAPOLI. Alla vista delle sirene della polizia municipale è subito andato via. Poi subito dopo su Instagram ha chiarito: «Appena mi sono accorto che non ci fossero i permessi ho interrotto l’esibizione. Non si possono fare feste senza tutti i permessi e io non parteciperò più ad eventi senza le giuste autorizzazioni». Mentre in auto Tony Colombo registrava il suo video di scuse, la polizia municipale ha appurato che ad esibirsi nel cuore della Pignasecca, dove erano stati chiamati per intervenire, ci fosse lui. Nessuna multa né accuse a carico del cantante. Il verbale della polizia locale andrà a carico dell’organizzatore dell’evento.
LA SERATA. Ma andiamo con ordine. Ieri sera, annunciato nei giorni prima sui social, nel largo da qualche mese intitolato a Nuzio Gallo, è andato in scena un concerto di Tony Colombo, cantante neomelodico palermitano già protagonista delle vicende legate al suo matrimonio con Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. L’occasione del concerto era l’inaugurazione di un negozio di abbigliamento femminile “Dream”. I residenti hanno allertato la polizia municipale che, controllando gli eventi autorizzati per la serata, non ha rintracciato nulla in programma per la serata. Così gli uomini dell’unità operativa Avvocata, guidati dal capitano Armando Marletta, si sono portati sul posto. Viste le auto con le sirene, Colombo ha immediatamente interrotto il concerto ed è andato via. I vigili hanno individuato l’organizzatore dell’evento, hanno fatto smontare tutta l’attrezzatura utilizzata per il concerto, e poi hanno verbalizzato il titolare del negozio che aveva organizzato l’evento.. Sarà la Prefettura a stabilire l’entità della sanzione, che può andare da 268 a 1.590 euro. La sanzione è stata comminata per la violazione dell’articolo 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
LE SCUSE DI COLOMBO. Poco dopo la serata Colombo spiega l’accaduto attraverso alcuni video attraverso le storie di Instagram: «Scusateci per questa esibizione mancata, ma purtroppo senza permessi non si possono fare le feste. Non possiamo esibirci senza autorizzazioni del Comune. Io ho dovuto interrompere l’esibizione quando purtroppo mi sono accorto che non c’erano i permessi. È giusto che sia così, le feste devono essere autorizzate dal Comune», dice il cantante. E non solo. Colombo, già nell’occhio del ciclone per le indagini in corso sulle “nozze trash” in piazza del Plebiscito e per la recente inchiesta di Fanpage “Camorra Entertainment”, aggiunge ancora: «Io non farò mai più esibizioni senza le giuste autorizzazioni». Infine, in forma scritta, sempre attraverso Instagram, Colombo dichiara: «Finiamola con queste feste senza permessi. Sarò il primo artista a rifiutare le feste se non sono in regola. Vediamo - la provocazione finale - quanti artisti faranno la stessa cosa per vedere una Napoli diversa».
LE REAZIONI. Intanto sul caso intervengono il presidente della seconda Municipalità Francesco Chirico e il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che attraverso una nota dichiarano: «Ha fatto bene la polizia municipale a intervenire. Le istituzioni locali hanno il compito di affermare la legalità, un termine sconosciuto ad alcuni personaggi che pensano di poter fare quello che gli pare in città». Il consigliere regionale rincara la dose: «Dovrebbe essere cura sua e del suo staff accertare dove si esibisce. Ci pare piuttosto che per lui tutto sia lecito, basta che ci sia un guadagno. Speriamo che ci sia modo di accertare la regolarità della fatturazione per questo tipo di esibizioni e che ben presto la Magistratura completi le indagini legate al mondo di questi neo melodici, soprattutto a quelli legati in modo inquietante ai clan della camorra», conclude Borrelli.
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