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14 Novembre 2019 - 06:30
Caos maltempo, il cedimento provocato da infiltrazioni. Quaranta famiglie sono state allontanate da casa e ospitate nella scuola Nicolini
NAPOLI. Una condotta rotta, la paura per un’intera notte e la iattura di essere costretti a dormire fuori casa per un tempo imprecisato. È l’odissea che da ieri vivono circa 40 nuclei familiari di via Uldarigo Masoni, la strada a ridosso dei Ponti Rossi già franata più volte e oggetto di lavori di ripristino del manto stradale. È stato un residente, attorno alle 2 nella notte tra martedì e ieri, ad avvertire il vicinato del pericolo mentre rientrava a casa dopo il turno al ristorante nel quale lavora. Aveva sentito una forte puzza di gas e, in un eccesso di zelo e coraggio, ha avvisato molti degli abitanti. Da quel momento, il panico. Le famiglie di due palazzi di via Uldarigo Masoni, un edificio da 33 appartamenti ed un secondo con un’altra decina, quindi una quarantina in totale, dopo alcune verifiche dei vigili del fuoco sono scese in strada di fretta e furia passando il resto della nottata e della mattinata all’addiaccio. «È successo tutto in pochi attimi – ha raccontato Vincenzo, uno dei residenti – ci hanno detto che dovevamo lasciare le nostre abitazioni. Stavamo tutti dormendo e d’improvviso questo vicino ci ha informato che qualcosa non andava. Ci siamo diretti il più lontano possibile mentre a proteggerci sono arrivati i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia di Stato». Secondo quanto emerso sino ad ora, a causare i nuovi danni alla strada sarebbe stata anzitutto un’infiltrazione d’acqua che già da lunedì aveva iniziato a creare delle crepe nel sottosuolo. Ovviamente, a peggiorare le cose sono state le intense piogge che da giorni s’abbattono su Napoli. I tecnici di Abc e del servizio fognature, incessantemente a lavoro da molte ore, hanno poi rilevato come anche la parte sottostante dell’arteria era stata danneggiata, compresa una tubatura del gas messa subito in sicurezza. Il cantiere, già aperto per precedenti interventi di ripristino della strada, si è allargato ulteriormente costringendo la Protezione Civile a mettere in sicurezza un’area dalle dimensioni più ampie. «Il marciapiede che era qui si è ridotto a 20 cm. Alcuni hanno le case lesionate, si sono aperte delle crepe» ha aggiunto Mario, un altro residente. Ma ora l’interrogativo più pressante è uno soltanto: quando le circa 40 famiglie di via Uldarigo Masoni potranno tornare a casa? Domanda per ora senza risposta, anzi c’è la netta sensazione che ci vorrà almeno una settimana prima delle necessarie garanzie per far tornare in casa gli inquilini. Intanto, chi può si sta arrangiando chiedendo ospitalità ad amici e parenti. Per gli altri, la Protezione Civile, assieme al Comando della Polizia Municipale, ha allestito la palestra della Scuola Nicolini / Di Giacomo con 50 brandine grazie alla preside e all'Istituto scolastico che velocemente ha messo a disposizione degli sfollati la struttura. «Faremo tutto il possibile per stare vicino a queste persone utilizzando le strutture nella nostra disponibilità», ha detto il presidente della Terza Municipalità Ivo Poggiani che poi ha aggiunto: «Ci stiamo facendo carico di una situazione che a noi non compete. Fortunatamente gli operai di Abc e del servizio fognature sono a lavoro con grosso impegno. Noi ci prendiamo la nostra parte di responsabilità, ma ognuno faccia la propria parte». ansab
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