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15 Novembre 2019 - 13:35
NAPOLI. «In relazione a notizie apparse sugli organi di stampa, riguardanti accertamenti sulle ragioni dell'utilizzo di navi da crociera per le Universiadi, voglio precisare che non ho mai viaggiato o stazionato su navi da crociera in tutta la mia vita. Di nessuna compagnia crocieristica. Ho già detto della mia assoluta e verificabile estraneità alle complesse procedure e conseguenti decisioni che hanno portato all'individuazione delle strutture alberghiere ospitanti gli atleti delle Universiadi. Confermo altrettanta estraneità alle procedure che hanno consentito l'individuazione delle navi da crociera per completare il villaggio degli atleti». Così in una nota il vicepresidente della Giunta Regionale della Campania Fulvio Bonavitacola, indagato dalla Procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulle Universiadi 2019. «Lo preciso solo per amore di verità, - prosegue Bonavitacola - avendo totale fiducia negli organi preposti all'evento e sono assolutamente convinto che hanno operato con correttezza e rispetto delle leggi. Mi sono battuto in ogni sede e pubblicamente contro la follia di sistemare nel rovente mese di luglio migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo nei containers alla Mostra d'Oltremare, che ci avrebbero coperti di vergogna a livello internazionale, oltre che devastare un bene prezioso del nostro patrimonio architettonico e culturale come la nostra stupenda Mostra. Confermo piena fiducia nell'indagine in corso essendo tra i primi interessati a fare chiarezza ed evitare nessi con fatti illeciti per un evento come le Universiadi di Napoli, del quale siamo e dovremo continuare ad essere fieri».
GLI INDAGATI. Intanto si allarga l'inchiesta della Procura di Napoli su atti amministrativi e affidamenti che hanno riguardato la trentesima edizione delle Universiadi, evento sportivo svolto a Napoli e in altre città della Campania dal 2 al 14 luglio. Dopo il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e l'imprenditore salernitano Rocco Chechile, risultano iscritti nel registro degli indagati anche Gianluigi Aponte, armatore e fondatore della società Msc Crociere, e Annapaola Voto, già capostaff di Bonavitacola e dirigente responsabile dell'area istituzionale dell'Aru, l'Agenzia regionale per l'Universiade. Così come per Bonavitacola e Chechile, anche per Aponte e Voto il reato ipotizzato dai pm Henry John Woodcock e Francesco Raffaele è di corruzione. Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno perquisito gli uffici della società in via Agostino Depretis a Napoli, acquisendo copia dell'elenco dei passeggeri imbarcati sulla Msc Lirica durante l'evento sportivo. Msc Lirica e Costa Victoria sono le due navi da crociera che, per l'intera durata delle Universiadi, hanno ospitato parte degli atleti e degli staff, fungendo così da villaggio atleti "galleggiante": una soluzione preferita a quella della realizzazione di "casette" nella Mostra d'Oltremare, per la quale si era invece spesa l'ex commissario dell'Aru, il prefetto Luisa Latella,che proprio per questo abbandonò la cabina di regia dell'Universiade. Gli investigatori indagano per per far luce su eventuali motivazioni "personali" alla base della scelta di utilizzare due navi da crociera, e sul rapporto tra Voto ed esponenti di Msc.
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