Cerca

Rapina, fuga, infine lo schianto: grave il cognato del boss Barile

Rapina, fuga, infine lo schianto: grave il cognato del boss Barile

Pochi minuti prima il 39enne aveva messo a segno un raid all’Arenella. All’alt della polizia Massimo Bruno è scappato tra i vicoli del Vasto

NAPOLI. Avrebbe rapinato una giovane donna all’Arenella, allontanandosi a tutto gas in moto verso il centro di Napoli con il bottino: un iPhone e 20 euro. Ma il fratello della vittima ha attivato il geolocalizzatore sul suo telefonino, collegato a quello della vittima, e così in via Genova è stato intercettato Massimo Bruno, 39enne del quartiere Poggioreale, cognato di Salvatore Barile, ras del clan Mazzarella, sorvegliato speciale e sospettato dagli investigatori della polizia di essere il reggente dell’organizzazione. Ma all’alt il fuggitivo non si è fermato, anzi ha accelerato andando a schiantarsi contro il guardrail in via Venezia. Ora è piantonato in ospedale, dov’è stato ricoverato per trauma toracico e polmonare, con l’accusa di rapina e porto e detenzione di arma da fuoco. Quando si riprenderà, sarà interrogato dagli inquirenti. Era l’una circa (nella notte tra domenica e lunedì) quando al 113 è arrivata la segnalazione di una rapina in via Giacinto Gigante. Sul posto effettivamente i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura hanno trovato la donna in stato di choc, raggiunta nel frattempo dal frattempo. È stato quest’ultimo con prontezza a dare l’imput decisivo gli uomini in divisa localizzando il cellulare della sorella. Seguendo quindi le tracce informatiche, dal centro operativo di via Medina si è delineato il percorso dell’Honda “Sh” su cui c’era da solo Massimo Bruno: via Battistello Caracciolo, via Salvator Rosa e poi di corsa fino al quartiere Vasto. Nella nota di allarme lanciata dalla questura era contenuta pure la particolare attenzione da porre perché l’uomo in fuga era armato, avendo puntato una pistola contro la vittima per farsi consegnare soldi e iPhone. L’“alt polizia” è scattato in via Genova, ma Massimo Bruno se n’è fregato continuando la corsa: nella vicina via Venezia però la velocità gli ha giocato un brutto scherzo e in via Venezia ha perso il controllo del mezzo andando a impattare contro il guardrail. L’urto lo ha fatto volare di una decina di metri ed è finito dall’altro lato della carreggiata. Subito i poliziotti, che si sono resi conto delle gravi condizioni in cui si trovava, hanno allertato il 118 e in pochi minuti è giunta un’ambulanza che lo ha trasportato al Cardarelli, dove è ricoverato in pericolo di vita. In via Venezia sono accorsi anche gli agenti della polizia municipale, che hanno compiuto i rilievi stradali. Non ci sono dubbi che la causa sia stata l’alta velocità e i caschi bianchi hanno escluso che qualche altro veicolo abbia intralciato il conducente dell’Honda, facendogli perderne il controllo. Non sono stati infatti riscontrati segni di frenata sul selciato. Massimo Bruno è cognato di Salvatore Barile in quanto hanno sposato due sorelle. Il 39enne non è considerato affiliato al clan. Non ha condanne a carico, anche se è molto conosciuto dalle forze proprio per la parentela con il ras del clan Mazzarella, a sua volta nipote dei fratelli boss storici dell’organizzazione camorristica che si contende con i Contini da anni il territorio adiacente la stazione centrale fino al quartiere Poggioreale.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori