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Cibo in contenitori non biodegradabili negli ospedali: riesplode la polemica

Cibo in contenitori non biodegradabili negli ospedali: riesplode la polemica

NAPOLI. Parte il servizio di fornitura dei pasti nelle strutture ospedaliere dell’Asl Napoli 1 ma non si placano le polemiche legate al fatto che, secondo alcune segnalazioni, non sarebbero state rispettate le norme “ecologiche”, con forchette e contenitori che non sarebbero biodegradabili ma semplicemente monouso. Addirittura i parenti di alcuni pazienti ricoverati all’ospedale San Paolo sono tornati a casa per prendere da mangiare per i parenti. Una vicenda che era stata segnalata all’azienda ospedaliera Cardarelli, la scorsa settimana, dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che aveva inviato una nota alla Soresa, la stazione unica appaltante della Regione Campania per le forniture al servizio sanitario campano, nella quale si chiedeva l’attivazione di tutte le misure per la tutela dei consumatori. In sostanza, l’azienda veneta subentrata nel servizio “tagliando fuori” quella napoletana (che, tra l’altro, ha dovuto far fronte anche a conseguenze occupazionali) non avrebbe osservato in maniera precisa, secondo quanto potuto pure rilevare dallo stesso esponente ambientalista al nosocomio collinare, il capitolato d’appalto che imporrebbe l’uso di materiale a basso impatto ambientale. La direzione generale del Cardarelli, guidata da Giuseppe Luongo, aveva assicurato l’immediato avvio di tutte le procedura di verifica del capitolato d’appalto per accertarne la perfetta rispondenza al servizio poi effettuato. Servizio che ieri ha preso il via anche nelle strutture ospedaliere dell’Asl Napoli 1. Con conseguente tamtam di segnalazioni fotografiche dei pacchetti. Una situazione destinata a far discutere. Il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, sottolinea che «a decorrere dal primo dicembre è iniziato il nuovo “servizio di ristorazione a ridotto impatto ambientale” e come assicurato lo scorso 22 novembre è interesse dell’Asl Napoli 1 Centro vigilare affinché venga rispettato quanto previsto dal capitolato d’appalto. Siamo sempre pronti a vigilare sul rispetto delle regole ed in relazione a presunte inadempienze, in particolare sul mancato uso di materiale “biodegradabile” come segnalato su alcuni profili Facebook». E ancora: «È opportuno ribadire che tutti i responsabili hanno avuto - già  prima dell’inizio  - mandato dalla direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro di effettuare opportune e costanti verifiche sullo svolgimento del servizio, tenendo costantemente aggiornato il direttore di esecuzione del contratto e il responsabile unico del procedimento affinché possano valutare tempestivamente eventuali contestazioni alla ditta. A tutela del rispetto del contratto d’appalto l’Asl Napoli 1 Centro ha già implementato è attivato un’opportuna rete di controllo, così come previsto dalla normativa vigente». E proprio Borrelli commenta favorevolmente l’iniziativa: «Bene così, come è già capitato in passato molte imprese, infatti, non rispettano gli accordi, soprattutto in merito all’utilizzo di materiale biodegradabile e plastic free. Come fatto con il Cardarelli, siamo già al lavoro per monitorare tutte le nuove ditte che fanno queste forniture. Massima attenzione, il cibo messo a tavola dovrà essere sempre di grande qualità. Saremo intransigenti». In tal senso, una risposta potrebbe arrivare già nei prossimi giorni al termine di tutte le attività di controllo.

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