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“Stella nera”, si chiude il cerchio: preso il “comandante in seconda”

“Stella nera”, si chiude il cerchio: preso il “comandante in seconda”

Biagio D’Alterio, braccio destro di “Ciruzzo”, si nascondeva a Giugliano. Il 52enne era sfuggito al blitz che ha dato la spallata alla cosca del Rione Sanità

NAPOLI. Storico sodale di Ciro Mauro “’o milionario” fin dai tempi dell’omicidio di Ciro Manzo, commesso insieme nel 1993 con relativa condanna a 22 e 24 anni, Biagio D’Alterio “’o comandante in seconda” era sfuggito alla maxi ordinanza con cui il 26 novembre scorso è stato inferto un durissimo colpo al clan del Rione Sanità. Ma il 52enne non si nascondeva molto lontano e l’altro ieri sera a Giugliano è caduto nella rete dei carabinieri, che gli hanno stretto le manette ai polsi e notificato la misura cautelare per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione aggravata e porto e detenzione aggravata di arma comune da sparo. Con lui è finito in manette anche un 55enne del luogo, già conosciuto alle forze dell’ordine ma non organico alla camorra, sorpreso con hashish addosso. Biagio D’Alterio era l’unico latitante dell’operazione “Stella nera”, frutto di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dai carabinieri della compagnia Stella e dal Nucleo investigativo del comando provinciale, che ha portato all’arresto (o all’arresto bis in alcuni casi) di 20 indagati. A capo dell’organizzazione alleata dei Vastarella e in contrasto con i Sequino-Savarese c’era un altro boss a Napoli soprannominato “’o milionario”: Ciro Mauro come Paolo Di Lauro.   Il 52enne bloccato a Giugliano, in via Vicinale Trenga, è stato per anni il numero 2 della cosca con base in vico Pacella ai Miracoli e perciò era chiamato il “comandante in seconda”. Poi tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 il capo e vice capo entrarono in rotta di collisione per la “mesata” a un affiliato e addirittura D’Alterio sparò contro “Ciruzzo”. Poi, secondo il pentito Salvatore Marfè, si fece arrestare con una pistola per evitare eventuali vendette. D’Alterio l’altro ieri è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli nell’appartamento di vicinale Trenga a Giugliano in Campania, dove era in compagnia di Francesco Belfiore, 55enne del posto finito dietro le sbarre per detenzione di droga a fini di spaccio. Nelle sue tasche c’erano ben 55 grammi di hashish divisi in 61 dosi. In una vettura parcheggiata all’esterno dell’abitazione i militari hanno trovato e sequestrato altro stupefacente: 105 grammi di marijuana pronti per essere tagliati e smerciati. D’Alterio è stato accompagnato al carcere di Secondigliano, Belfiore a Poggioreale.

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