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Spionaggio industriale, il manager russo va ai domiciliari con il braccialetto

Spionaggio industriale, il manager russo va ai domiciliari con il braccialetto

NAPOLI. Il manager russo Aleksandr Korshunov, in carcere da tre mesi e mezzo, potrà lasciare la casa circondariale di Poggioreale: c'è la disponibilità di un braccialetto elettronico che consentirà al manager, arrestato all'aeroporto di Capodichino ad agosto, di vivere in un'abitazione a Napoli. L'uomo, infatti, attenderà agli arresti domiciliari (concessi dall'ottava sezione della Corte di Appello di Napoli già lo scorso 2 dicembre, ma inattuata per la mancanza di braccialetto) gli esiti del processo a suo carico. La moglie di Korshunov, nei giorni scorsi, ha stipulato nel capoluogo partenopeo il contratto di affitto per l'abitazione dove il marito potrà dimorare. Questa mattina, nel corso dell'udienza in Tribunale, l'avvocato del manager, Gian Domenico Caiazza, ha discusso sulla richiesta di estradizione avanzata dagli Usa che accusano Korshunov di spionaggio industriale. Per gli investigatori dell'FBI, il manager avrebbe  carpito informazioni segrete da ex dipendenti di alcune società consociate alla General Electric Aviation. Richiesta di estradizione è stata presentata anche dalla Russia che accusa il manager di aver, invece, sperperato denaro pubblico per consulenze di "nessun valore". Il manager si dice innocente ma sarebbe favorevole ad un rientro in Russia. 

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