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Via San Giovanni a Carbonara, il restyling è ancora un miraggio

Via San Giovanni a Carbonara, il restyling è ancora un miraggio

Traffico e parcheggio selvaggio la fanno da padrone intorno ai cantieri del Grande Progetto Unesco 

NAPOLI. Traffico di giorno, di pomeriggio e di sera. Momento della giornata, quest’ultimo, dove il parcheggio selvaggio è la regola nell’irregolarità. In via San Giovanni a Carbonara, (nella foto) strada interessata dai lavori di riqualificazione legati al grande Progetto del Centro Storico Unesco, l’anarchia viaria ha la residenza. Non bastano le varie consegne di alcune aree cantierate: la strada resta sempre e comunque un imbuto di auto, con lunghe code soprattutto in direzione di piazza Enrico De Nicola, Porta Capuana e piazza Garibaldi. Il fenomeno, più volte descritto dal nostro giornale attraverso le testimonianze e le lamentele sia dei commercianti che degli abitanti, non è circoscritto solo agli orari di punta, momenti in cui di norma il flusso di veicoli è maggiore con gli automobilisti che si recano o tornano dal posto di lavoro, ma si verifica anche in momenti della giornata meno “invasivi’’. Sul punto, una nuova testimonianza diretta. Sono circa le 10.30 di lunedì 9 dicembre quando ci aggiriamo per via San Giovanni a Carbonara provenendo dal tratto attorno a vico Santa Sofia, i cui lavori restano da concludere: in una manciata di minuti in direzione Stazione Centrale si crea un traffico intenso, fitto con un frastuono assordante di clacson e centauri furbetti che corrono sui marciapiedi incuranti dei pedoni e degli operai al lavoro. La lunga coda di auto e ciclomotori normalmente comincia dal tratto di strada adiacente all’hotel Caracciolo, pure interessato dalla ripavimentazione del manto stradale e da opere di sottoservizi, proseguendo sino a piazza Enrico De Nicola e l’area di piazza Garibaldi. Di sera, se è possibile è ancora peggio: via San Giovanni a Carbonara diventa un parcheggio selvaggio a cielo aperto con auto in alcuni casi in sosta anche sui marciapiedi nei punti appena riconsegnati dalle ditte esecutrici. I controlli dei vigili sono a volte scarsi e i risvolti (negativi) si vedono. Agli ingorghi e ai parcheggi senza regole s’aggiungono, poi, gli immancabili cumuli di rifiuti (nella foto a sinistra). In una delle zone circoscritte dalle barriere che delimitano le aree di intervento del grande progetto Unesco, (ci riferiamo al tratto non non distante dalla stessa piazza Enrico De Nicola e Sedil Capuano), diversi bustoni di rifiuti fanno il paio con quelli normalmente presenti ai cantieri. Altro segno concreto dell’indisciplina di alcuni cittadini, che proprio non riescono a guardare a lungo termine rispetto ai benefici che il restyling di via San Giovanni a Carbonara potrà portare a lavori conclusi. Anche a chi di rispettare il buon vivere civile non ci pensa affatto.

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