Cerca

Sparatoria alle Case Nuove, un testimone ha visto tutto

Sparatoria alle Case Nuove, un testimone ha visto tutto

Dietro il raid in via Celano uno scontro nei Mazzarella: nel mirino anche un ras

NAPOLI. Una “stesa” per mostrare i muscoli che ha fatto più danni di quanto programmato. L’altra notte erano in due, fuggiti con una Fiat “Panda” scura, e hanno fatto fuoco all’altezza del civico 21 di via Carlo Celano, alle Case Nuove, centrando la finestra di una sala-giochi e un’autovettura parcheggiata. Ma, caso raro a Napoli, nonostante fosse circa l’una (tra mercoledì e giovedì) c’è un testimone che ha parlato con i poliziotti. Un uomo che si trovava a passare per caso in zona. Così, chiarita la dinamica, gli investigatori e si sono dedicati subito a ricostruire il movente: frizioni interne agli ambienti della droga nel rione, controllato dai Mazzarella-Caldarelli.  In ballo ci sarebbe il controllo di una piazza di spaccio. L’allarme è scattato intorno all’una con una telefonata al 113. “Correte, stanno sparando in via Carlo Celano”. Dalla centrale operativa della questura hanno subito avvertito via radio le Volanti di turno e sul posto sono accorsi i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura e i colleghi del commissariato Vicaria-Mercato, che con gli investigatori della squadra giudiziaria sta conducendo le indagini. Le ipotesi maggiormente prese in considerazioni portano a uno scontro interno agli ambienti dei traffici di droga in un territorio che da tempo è tornato sotto il controllo del clan Mazzarella e a escludere che nel mirino ci fossero sia il titolare della sala-giochi “Multigame” che la proprietaria dell’autovettura sforacchiata da una pallottola. Entrambi incensurati che non avrebbero ricevuto alcuna minaccia di tipo estorsivo né di altro genere. Cos’è successo allora? I due pistoleri sono giunti in macchina a via Carlo Celano, hanno parcheggiato e sono scesi dalla vettura armati con delle calibro 9x21. Hanno percorso pochi metri, poi hanno cominciato a fare fuoco in maniera disordinata, verso l’alto ma anche ad altezza d’uomo. In quel tratto di strada non c’era nessuno e sono state colpite la finestra della sala-giochi e la carrozzeria di un’auto parcheggiata di proprietà di una donna della zona. In sostanza una “stesa” senza un bersaglio particolare, tanto più che nei dintorni non abita nessun pregiudicato di spicco o affiliato alla criminalità organizzata. Sul posto sono accorsi anche gli esperti della polizia scientifica, che hanno trovato e sequestrato quattro bossoli calibro 9x21, tipico delle azioni di camorra. In strada non ci sono telecamere di videosorveglianza pubblica, ma gli investigatori avrebbero già acquisito immagini di impianti privati. A parte le dichiarazioni del testimone oculare, ritenuto credibile, attraverso le quali è stata subito esclusa l’ipotesi di un agguato fallito. Nulla infatti lo fa pensare, anche se la traiettoria dei proiettili non univoca in un primo tempo poteva confondere le idee a chi indaga. Sul movente della “stesa” nemmeno sembrano esserci dubbi, così come nell’escludere che si sia trattato di un attacco esterno, proveniente da un altro quartiere o clan. Intanto la polizia sta anche indagando su una segnalazione di spari nei pressi del palazzo in cui abita un ras della zona. Un episodio che se confermato dagli accertamenti, dimostrerebbe la tensione delle ultime settimane registrata in zona.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori