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Stadio Collana, riapertura tra le polemiche

Stadio Collana, riapertura tra le polemiche

NAPOLI. Un raggio di luce al Collana. Si tratta della struttura sportiva vomerese, di proprietà della Regione Campania e gestita dal Comune di Napoli fino a pochi anni fa, chiusa ormai da quasi tre anni al netto della parentesi estiva delle Universiadi. La Giano, vincitrice del bando di gara regionale e attuale affidataria dell’impianto, ha tenuto una cerimonia di inaugurazione di una parte della struttura.

LE STRUTTURE APERTE. Si tratta, in particolare, delle palestre dove si svolgeranno discipline come ginnastica, atletica leggera ed arti marziali. Dal prossimo mese sarà già possibile allenarsi e riprendere le attività sospese ormai da troppo tempo. Si tratta solo dell’inizio perché l’obiettivo è che l’intero impianto sia ristrutturato. Il campo, la pista di atletica, gli spalti e la piscina sono solo alcuni dei luoghi che necessitano di interventi di riqualificazione e manutenzione. Ma la parziale riapertura del Collana, alla presenza di cittadini, sportivi ed alcuni esponenti istituzionali, è avvenuta anche in un clima di scetticismo e polemiche. Basti ricordare che vi è un’indagine dell’antiabusivismo per alcune presunte irregolarità compiute durante i lavori di ristrutturazione. La questione nasce dalla richiesta di accesso agli atti al Comune di Napoli da parte della commissione trasparenza della Regione Campania dalla quale si evince, attraverso una nota ufficiale degli uffici di Palazzo San Giacomo, che la Cila è stata dichiarata nulla.

LA RISPOSTA ALLE POLEMICHE. Ma dalla società affidataria dell’impianto si preferisce evitare lo scontro. «Siamo un ente no profit – dice Gennaro Ferrara, amministratore delegato di Giano, – ed ogni utile sarà reinvestito nello sport a beneficio anche delle fasce più deboli. Il nostro obiettivo è che il Collana non si riduca mai più nelle condizioni pietose degli ultimi anni. La struttura tornerà ad essere un punto di riferimento per gli sportivi di Napoli e del Sud. Arturo Collana era un valido giornalista e noi vogliamo che i cronisti si interessino dell’impianto. Vogliamo il controllo di tutti – continua Ferrara – ma allo stesso tempo vogliamo esercitare l’autonomia gestionale. Saranno rispettati gli impegni presi, ma per alcune aree, ad esempio la piscina, ci vorrà qualche anno. Viceversa nelle parti inaugurate, dal mese prossimo si tornerà a fare sport. Alle polemiche – taglia corto l’amministratore delegato di Giano – rispondiamo con i fatti. Siamo assolutamente tranquilli rispetto a quanto si è letto in questi giorni. Siamo rispettosi delle autorità». Per Paolo Pagliara, socio della società Gano, «è importante restituire il Collana alla cittadinanza. Dopo questo primo step, partiremo con i lavori della tribuna di piazza Quattro Giornate e poi con il palazzetto dello sport. Stiamo mantenendo gli impegni presi con Regione. Siamo aperti a tutti coloro che vogliono fare sport senza fare polemiche. Sulle iniziative giudiziarie messe in campo da alcuni esponenti istituzionali – chiude Pagliara – posso dire che siamo sereni perché ci atteniamo alle procedure». 

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