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19 Dicembre 2019 - 07:30
NAPOLI. Spaccio senza tregua tra i vicoli di piazza Mercato, dopo la raffica di arresti incassata ad aprile, per il gruppo capeggiato dal ras Vittorio Pacifico arrivano anche le condanne di primo grando. Più che consistenti, nonostante la scelta del rito abbreviato e l’esclusione della contestazione associativa, le pene inflitte dal gup Marcopido ai presunti pusher: fino a 15 anni di reclusione per i capi promotori. Salvatore Amendola, difeso dall’avvocato Beatrice Salegna, ha incassato 7 anni e 4 mesi di reclusione: in pratica la condanna più bassa. Luigi Di Matteo ha invece rimediato 7 anni e 8 mesi; Luciano Lendano 8 anni; Luisa Pane, consorte del fratello del ras Vittorio Pacifico, addirittura 14 anni e 8 mesi. Il collaboratore di giustizia Carmine Campanile, in ragione del suo “status”, se l’è invece cavata con una condanna a soli due anni. Il gruppo capeggiato dal 50enne ras Vittorio Pacifico, con trascorsi nell’estinto clan Sarno e oggi molto vicino alla famiglia Mazzarella, in particolare all’ala dell’ex boss Salvatore Maggio, da un piccolo appartamento terraneo al civico 23 di vico Cangiani al Mercato era riuscito a inondare di sostanze stupefacenti di ogni tipo la zona compresa tra corso Umberto e le Case Nuove. Un business molto remunerativo, andato avanti senza soluzione di continuità dall’inizio del novembre del 2017 fino al febbraio del 2018. Ma con la retata eseguita all’inizio dell’aprile scorso l’organizzazione è stata definitivamente messa alle corde. In manette, grazie a una brillante operazione condotta dai carabinieri, erano infatti finite otto persone. In pratica l’intera rete di spaccio al servizio di Pacifico. A entrare in azione sono stati i militari della compagnia Stella e della stazione Borgo Loreto, i quali avevano dato esecuzione a otto ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a carico di altrettanti indagati. I presunti narcos devono rispondevano a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione di armi clandestine. L’indagine ha permesso di far luce sulla piazza di spaccio di vico Cangiani al Mercato, dove trafficava una famiglia in passato vicina al clan Sarno. Durante le operazioni sono state sequestrate diverse somme di denaro, oltre all’appartamento utilizzato per il traffico di stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni effettuate a riscontro dell’indagine è stato constatato che gli indagati avevano adottato ogni possibile accortezza per assicurarsi impunità e garantire continuazione all’attività di spaccio, grazie all’installazione di una serie di porte blindate ad apertura elettronica che, insieme a un sofisticato sistema di videosorveglianza da remoto, rendevano molto difficoltoso l’accesso al bunker alle forze dell’ordine. Documentate numerosissime cessioni di cocaina, crack e marijuana che arrivavano costantemente mediante un canale di approvvigionamento collaudato. Al vertice dell’organizzazione ci sarebbero stati il ras Vittorio Pacifico e la cognata Luisa Pane, 44 anni, moglie del fratello Fabio.
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