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Poliziotto morto in scooter, ci sono due indagati

Poliziotto morto in scooter, ci sono due indagati

NAPOLI. Due persone sono indagate per la morte del vicequestore del Reparto Mobile di Napoli, Ciro Lomaistro, 50 anni, avvenuta nella serata di sabato in via Solfatara a Pozzuoli in seguito ad un incidente stradale. Queste le prime conclusioni a cui è pervenuta la Polizia Municipale di Pozzuoli al termine di una intensa giornata di indagini. Decisive le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza privata e pubblica presenti in zona e che hanno permesso una prima attendibile ricostruzione dei fatti. Nel registro degli indagati risultano iscritti un autista, 40 anni, delle autolinee pubbliche di trasporti, e il conducente, 70 anni, di una Fiat Panda. Secondo la ricostruzione dell’evento, il dirigente di polizia a bordo del suo scooter avrebbe perso il controllo del mezzo, forse per un avvallamento presente nella sede stradale, mentre tentava di superare il pullman di linea, finendo per esserne travolto. L’autista del pesante mezzo non si sarebbe accorto di nulla ed avrebbe proseguito la sua corsa. La Fiat Panda, proveniente da direzione opposta, avrebbe colpito il corpo già a terra del poliziotto. I due mezzi sono stati posti sotto sequestro. Non vengono esclusi ulteriori scenari in attesa di ascoltare testimoni, di acquisire nuove immagini di telecamere e soprattutto dei risultati dell’esame autoptico. Appassionato, sorridente, sempre professionale. È così che gli uomini della Questura di Napoli ricordano Ciro Lomaistro. Cinquant’anni anni, viveva il proprio mestiere con profonda dedizione. Lo sfortunato poliziotto, oltre a quella per la divisa, aveva numerose passioni: lo sport e, in particolare, la lotta. Amava tanto viaggiare e venerava Diego Armando Maradona. La sua morte, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha gettato nello sgomento più profondo i suoi colleghi di via Medina e di Monte di Dio, dove ha sede il reparto Mobile. Ciro Lomaistro era anche un’abile investigatore: per anni aveva infatti prestato servizio nel commissariato San Paolo di Fuorigrotta. Quanto al suo più recente impegno nel reparto Mobile, i colleghi che con lui hanno condiviso negli ultimi anni centinaia di servizi per la tutela dell’ordine pubblico non hanno dubbi nel ricordarlo: «Era uno di noi, uno dei più attivi e appassionati del nostro reparto. Aveva il reparto nel sangue e in questi anni ci ha trasmesso la sua esperienza e il suo attaccamento alla polizia di Stato. Il suo impegno in prima fila in tanti eventi era un esempio per tutti noi. Grazie Ciro, ci mancherai tanto, ma resterai sempre vivo nei nostri ricordi». In attesa che venga fissata la data per la celebrazione dei funerali proseguono le indagini. Sarà ad ogni modo l’autopsia a chiarire le effettive cause del decesso: la salma è stata sottoposta a sequestro dal pm titolare del fascicolo e l’esame dovrebbe essere eseguito entro oggi. Intanto il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ieri ha trascorso gran parte della giornata a Pozzuoli per portare il proprio cordoglio ai parenti di Lomaistro - anche la moglie lavora in polizia - e assicurare loro che sulla vicenda sarà fatta presto la massima chiarezza. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, con una nota diffusa nella tarda mattina di ieri ha chiesto al capo della polizia «di rendersi interprete presso la famiglia dei sentimenti di commossa e sentita partecipazione al dolore». Un lutto che si è abbattuto sull’intero Corpo come uno tsunami.

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