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04 Gennaio 2020 - 13:17
Anche la madre di Renato Scognamiglio, titolare dell’agenzia Silvamala Viaggi, non ha più sue notizie da prima di Natale
TRECASE. Avrebbe raccolto i soldi dei clienti che avevano prenotato le loro prossime vacanze e sarebbe fuggito via, facendo perdere le proprie tracce. Forse, Renato Scognamiglio, il protagonista di questo “giallo” di inizio 2020 è a Dubai, forse altrove: al momento nessuno sembra saperlo, neanche la madre, che lo sta cercando proprio come i suoi clienti. Certo per tutt’altro motivo, e non perché, come gli altri, si ritiene vittima di una truffa. È infatti questa l’accusa che viene da più parti rivolta al titolare dell’agenzia Silvamala Viaggi e sulla quale sono a lavoro anche i carabinieri della stazione di Trecase, comune dove ha sede l’attività finita sotto i riflettori dell’attenzione pubblica. Oltre alle denunce presentate finora ai militari dell’Arma dai clienti che si dicono truffati c’è anche proprio quella della madre del titolare, che non ha più notizie del figlio da prima di Natale ed è in pena perché non ammette che possa trattarsi di una fuga per nascondere un reato. Effettivamente è ormai da giorni e giorni che l’agenzia ha la serranda abbassata e che nessuno risponde ai messaggi di chi scrive sulla pagina Facebook per avere notizie sulla data di riapertura o per mettere in evidenza tutto il proprio disappunto rispetto alle voci che stanno circolando in paese. Non solo dal posto di lavoro e dal web: il titolare di Silvamala risulta irreperibile anche telefonicamente. Chiamate, sms, messaggi su WhatsApp: nessuna risposta alla cinquantina di clienti che ripetutamente sta provando a contattare l’uomo che avrebbe dovuto garantirgli viaggi da sogno e che invece finora ha regalato un Natale di preoccupazione e ansia per le prolungate mancate risposte e per un’irreperibilità che a qualcuno sa davvero di fuga. Con i soldi, va da sé. Da primi, sommari calcoli, ammonterebbe addirittura a circa 300mila euro la cifra che l’uomo aveva incassato e che potrebbe aver portato con sé nella sua presunta fuga. Voci, accuse, denunce che trovano alimento da quella serranda abbassata in via Nuova Cirillo numero 3 accompagnata dalla scritta “Chiuso per riserve”. Contro Renato Scognamiglio si solleva - tra le altre - la testimonianza di una docente di Torre Annunziata, che aveva organizzato un viaggio per Sharm El Sheik con un’amica. Assieme hanno perso complessivamente oltre 2mila euro. Doveva partire il 28 dicembre e tornare il 2 gennaio, per una vacanza all inclusive per un prezzo totale di 1075 euro cadauno. Ha perso tutto. Ma non è la sola. Potrebbe ammontare a 300mila euro la somma scomparsa insieme con l’agente di viaggio. Qualcuno scrive sulla sua bacheca FB: “Questo capodanno doveva essere speciale per me, ma soprattutto per la mia amica che lo scorso anno ha avuto un cancro e sta ancora facendo terapie - ha scritto un'utente- Tu lo sapevi benissimo, hai finto di immedesimarti nel suo dolore che era un pò anche mio...Hai preso i nostri soldi, ma il tour operator non ha avuto neppure un centesimo, abbiamo pagato in contanti, fino all'ultimo euro tutto quanto c'era da pagare...hai finto di telefonare in banca, parlavi con il direttore, ma era una finzione anche quella”.
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